(Rimini) Il recupero e la riqualificazione di aree urbane strategiche e di patrimoni dismessi è un elemento cruciale dello sviluppo delle città e del territorio. L'ottica è quella della rigenerazione, della tutela e della valorizzazione dei beni, anche a fini culturali e turistici, nel segno della circular economy e dell'economia arancione. Servono perciò sempre di più figure professionali adeguate, con competenze elevate per affrontare la complessità della sfida.
"Consideriamo gli spazi dismessi come ambiti e occasioni di partecipazione civica, affrontando il tema del riuso e riconversione degli immobili non in chiave astratta o progettuale, ma concretamente nell'ottica più ampiamente culturale e aggregativa. A Rimini e nella nostra riviera il tema delle colonie, come ad esempio la Bolognese e la Novarese, è da tempo al centro del dibattito pubblico. Il corso è uno dei modi con cui vogliamo lasciare un segno permanente non solo in questo dibattito, ma anche nella prassi del riuso e della partecipazione. E' una manifestazione di "presidio civico" di beni fortemente connotati dal punto di vista culturale, che necessitano di azioni strutturali. La nostra provocazione è fare della Novarese un Guggenheim sul mare, un motore culturale tra i più importanti del territorio", spiega Luca Zamagni dell'associazione Palloncino rosso.
Per questo Cescot Rimini, in collaborazione con Palloncino Rosso - Associazione di Promozione Sociale; CAST Centro di Studi Avanzati sul Turismo- Alma Mater Studiorum Università di Bologna; AUDIS – Associazione Aree Urbane Dismesse; Agenzia Piano Strategico; Patrimonio Mobilità provincia di Rimini; Iperpiano - Ecosistema di soluzioni e innovazioni per il governo del territorio e della città; Cooperativa Sociale Smart; associazione Le Città visibili; associazione Figli del mondo e Blu Nautilus, organizza il corso di formazione superiore "TO START TO REUSE - Tourist planner to start a reuse of cultural and urban heritage". "Quando Palloncino Rosso ci ha proposto questo progetto l'abbiamo subito sposato. La rigenerazione urbana è un tema centrale anche nel nostro territorio, e sono necessarie figure qualificate. Abbiamo messo a disposizione l'esperienza del Cescot nella formazione per dare il nostro contributo alla rigenerazione e riqualificazione dei luoghi dismessi, insieme a partner di altissimo livello. Sono già arrivate una cinquantina di richieste di iscrizione al corso, il primo nel panorama formativo a Rimini, e non solo, con un focus e una prospettiva fortemente culturale", sottolinea Flavia Degan del Cescot.
Cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo e dalla Regione Emilia-Romagna, nell'ambito della Rete Politecnica, il corso è gratuito e formerà tecnici specializzati nella rigenerazione urbana dei territori turistici e nella valorizzazione di beni e prodotti culturali, rilasciando il certificato di qualifica in "Tecnico della valorizzazione dei beni/prodotti culturali". I tecnici saranno in grado di ideare forme e percorsi di fruizione dei beni e prodotti culturali (archeologici, bibliografici, paesaggistici, monumentali, museali, ecc.), funzionali alla valorizzazione e allo sviluppo del territorio.
Il corso si focalizza in particolare sulla rigenerazione urbana e valorizzazione di territori turistici in cui è diffusa la presenza di patrimoni dismessi o sotto-utilizzati (come, ad esempio, le colonie ai confini sud e nord di Rimini) da destinare a nuovi usi grazie a iniziativa di animazione e alla organizzazione di eventi.
Gli argomenti spaziano dalla conoscenza del patrimonio locale di aree da rigenerare e riqualificare alle tecniche di marketing e gestione eventi, fino alle tecniche più innovative di promozione attraverso il web. I docenti del corso sono esperti del settore e le lezioni saranno pratiche e ricche di testimonianze, visite guidate, progetti reali, stage e attività realizzate in collaborazione con le organizzazioni che appoggiano il progetto. Riminiterme metterà ad esempio a disposizione la colonia Novarese, di cui è proprietaria. Il corso sarà aperto a 12 partecipanti, previa selezione, per una durata di 500 ore di cui 200 di stage, con frequenza da febbraio a luglio 2020. Le iscrizioni sono aperte fino al 7 febbraio a residenti o domiciliati in Emilia-Romagna, in possesso di un titolo di studio o qualificazione di livello EQF non inferiore al quarto in ambito umanistico, tecnologico, linguistico, sociale e commerciale. Inoltre, sono richieste ai partecipanti conoscenze di lingua inglese - livello A2 e informatica livello ECDL full standard, che saranno accertate con test di ingresso. "Il corso affronterà anche il tema dei social media e dello storytelling di questi luoghi. Qualunque sia la loro destinazione finale, infatti, sono realtà ricche di storie che vanno raccontate", spiega Martina Manescalchi, docente del corso, docente di web communication al Campus di Rimini dell'Università di Bologna.
I candidati in possesso dei requisiti potranno accedere alla selezione tramite test di cultura generale e colloqui motivazionali. Al termine del percorso è previsto un esame finale. "Abbiamo scelto la colonia Novarese, di cui Riminiterme è proprietaria, come simbolo per rappresentare il patrimonio dismesso che sarà al centro del corso. Metteremo la colonia a disposizione dei corsisti, come primo banco di prova", conclude Jessica Valentini, vicepresidente Riminiterme.