(Rimini) Amir SpA continua ad investire nel Piano di Salvaguardia della Balneazione assumendosi un nuovo importante impegno finanziario. Oltre 6 milioni di euro la somma che l’azienda pubblica per la rete idrica in provincia di Rimini investirà a sostegno di un intervento strategico, il completamento della separazione delle reti fognarie nei bacini a mare delle Fosse Brancona e Viserbella. L’area interessata, tra Torre Pedrera e Viserbella, è piuttosto estesa, fortemente urbanizzata e con un sistema di smaltimento misto. La rifunzionalizzazione passerà attraverso lo sdoppiamento della rete a valle della ferrovia, più un impianto di sollevamento e una condotta per l’invio dei reflui fino alla dorsale nord, quindi al depuratore di Santa Giustina. L’operazione nel complesso permetterà di proseguire il risanamento dell’area a mare di Rimini nord.
L’investimento è regolato dall’accordo quadro - sottoscritto tra ente regolatore (Atersir, Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti), proprietà delle infrastrutture (Amir SpA) e gestore (Hera SpA) nel 2015 - per la realizzazione e il finanziamento di opere relative al servizio idrico integrato nell’ambito di Rimini. Un’intesa che sta sviluppando progetti specifici in risposta ai bisogni del territorio. Così com’è stato in principio proprio per la realizzazione della dorsale nord (in esercizio dal 2015), intervento che Amir Spa ha finanziato con 7 milioni e 200mila euro attraverso un accordo di programma per il potenziamento del depuratore di Santa Giustina.
Quello appena definito tra le parti è il quarto accordo attuativo e comprende anche il completamento della separazione delle reti fognarie nel comune di Coriano, per una previsione di spesa totale di 6 milioni e 176mila euro. Si tratta del progetto più importante nel piano investimenti Amir 2019-2022, che ammonta in tutto a quasi 9 milioni di euro con le ulteriori opere di miglioramento del sistema idrico integrato in programma non solo a Rimini e Coriano, ma anche a Bellaria e Cattolica. Nello schema di lavoro coordinato da Atersir in sede di Piano d’Ambito, ad Amir SpA spetta il compito di finanziare gli interventi concordati, che sarà poi il gestore a dover realizzare.
Le risorse di cui dispone Amir SpA, da oltre 50 anni impegnata nel settore, sono il ricavato del prezioso patrimonio di infrastrutture (reti, impianti e immobili) affidatole da Rimini Holding SpA e dai Comuni soci. Reinvestendole a favore dei cittadini e dell’ambiente l’azienda realizza un vantaggio per l’utenza in termini tariffari, con un valore sociale aggiuntivo: le opere finanziate dalla società proprietaria degli assets fanno capo ad un soggetto interamente pubblico fin dalla loro realizzazione.
“Lo sviluppo sul territorio di un servizio idrico integrato efficiente, così come lo conosciamo oggi, lo si deve alla combinazione tra governo pubblico e gestione industriale - sottolinea Alessandro Rapone, amministratore unico di Amir SpA - Al modello Emilia-Romagna sta guardando con attenzione tutto il settore, soprattutto ora che la procedura indetta da Atersir per l’affidamento della gestione del servizio nel bacino della provincia di Rimini è in corso. La gara assegna al servizio un valore di 2 miliardi di euro nell’arco dei prossimi 20 anni, ma ha anche un significato che va oltre i numeri. Si tratta infatti del primo procedimento di questo livello dall’avvento di Arera, ovvero dall’avvio della regolazione indipendente nel settore idrico. Un caso apripista a livello nazionale, considerando che nei prossimi cinque anni in tutta Italia arriveranno a scadenza circa 40 concessioni”. “Per quanto riguarda Amir SpA - chiarisce Rapone - la convenzione che andrà a regolare i rapporti tra proprietà delle infrastrutture e futuro gestore del servizio, già definita, le conferma il ruolo di soggetto finanziatore di opere comprese nella pianificazione d’ambito, con un impegno di almeno 2 milioni l’anno fino al termine della nuova concessione. Quindi il lavoro intrapreso dall’azienda sul territorio in questi anni proseguirà. Con la soddisfazione che ci dà oggi la firma di questo importante accordo per il risanamento dei bacini Brancona e Viserbella, un progetto necessario per riqualificare la gestione dei reflui nell’area nord di Rimini e quindi per l’avanzamento del Piano di salvaguardia della balneazione”.