Il 57,4% degli imprenditori balneari si dichiara ostile alle evidenze pubbliche e il 39,7% è favorevole, a patto che queste garantiscano forme di tutela come il riconoscimento del valore commerciale e della professionalità acquisita. È il risultato clamoroso di un sondaggio condotto dal portale Mondo Balneare. Clamoroso perché smentisce l’assunto che tutta la categoria dei gestori di stabilimenti balneari sia unanime nel respingere le evidenze pubbliche sulle spiagge imposte dalla direttiva Bolkestein. Il sondaggio ha creato malumori anche fra i lettori del portale, da sempre vicino alle esigenze dei balneari.
Tanto che la redazione di Mondo Balneare è dovuta intervenire con un commento.
“La situazione reale all’interno della categoria – scrive - è molto diversa rispetto a quella che appare dalla propria bolla: ci sono balneari che lavorano, leggono Mondo Balneare ogni giorno e si disinteressano alle mobilitazioni, ma anche questi fanno parte a pieno titolo del settore. Durante le assemblee in fiera e le manifestazioni di piazza, a muoversi sono sempre stati i soliti mille, mentre gli altri settemila rappresentano una “maggioranza silenziosa” e alcuni di questi la penseranno anche diversamente rispetto a chi si è sempre virtuosamente mobilitato contro le gare. Alcuni “balneari silenziosi” avranno di certo votato nel nostro sondaggio, protetti dall’anonimato, per esprimere la propria opinione che si discosta dal “no alle gare”. Il settore è dunque molto più diviso rispetto a come può sembrare nelle chat associative o nelle assemblee, dove si è tendenzialmente tutti d’accordo. E a nostro parere, è bene che queste due parti si mettano in dialogo mettendo da parte le differenze per raggiungere qualche risultato concreto, come d’altronde risulta evidente dallo schiacciante 91% che ritiene importante o fondamentale l’unità tra associazioni di categoria”.
La categoria dei balneari è in attesa del decreto attuativo della proroga di altri quindici anni varata con la legge di bilancio per il 2019. Il sondaggio ha chiesto anche quali aspettative abbiano gli operatori rispetto all’intervento del governo. Solo il 34,7% ha risposto ottimisticamente che i balneari saranno esclusi dalle evidenze pubbliche, mentre il 43,4% ritiene che saranno istituite le evidenze pubbliche con il riconoscimento del valore commerciale e la premialità per gli attuali concessionari; e un 22% di più pessimisti si aspetta che il governo imporrà le gare senza nessuna forma di tutela per gli attuali concessionari.