Misano, Piccioni striglia tutti: fase due non è fare quel che vogliamo

Martedì, 05 Maggio 2020

(Rimini) “La Fase 2 non è la libertà di fare quel che vogliamo, pur capendo che due mesi di sacrifici sono stati pesanti. Anche a Misano, come ho notizia in altri territori circostanti, troppe persone stanno interpretando in autonomia le indicazioni che la strategia di contenimento del contagio ha disposto”. Così interviene il sindaco di Misano Fabrizio Piccioni. “Ieri sono ripartite diverse aziende, ci si può spostare per motivi ben chiari e per fare un po' di attività motoria, incontrare brevemente i congiunti con tanti rischi in caso di persone anziane, ma sempre dotati di presidi e con mille cautele. Sta accadendo altro lungo le nostre vie e negli spazi comuni”.
 
La certezza di Piccioni. “Dobbiamo fermare questa idea che interpreta l'allentamento come se fosse un pericolosissimo 'liberi tutti’. A Misano abbiamo riaperto i tre cimiteri, oggi è partito il settore alimentare del mercato e comunque laddove c'è vigilanza e presidio, notiamo un comportamento generalmente corretto. Però c'è troppa gente in giro che appare proprio estranea ad azioni fuori dal consentito”.

Il frangente è “decisivo, i comportamenti di questi giorni dovranno garantirci di tenere sotto controllo il contagio nelle prossime due settimane; dai comportamenti attuali, oltre alla nostra salute, dipende la possibilità che la stagione estiva possa accendersi con tutta l'industria turistica pronta ad accogliere la domanda che arriverà, e che sarà tanto più alta se sapremo garantire una destinazione sicura. Alzeremo il livello dei controlli perché oltre al rispetto di chi con responsabilità si attiene alle regole, in gioco c'è una posta altissima. Lo avevo scritto qualche giorno fa, sarebbe drammatico dover tornare indietro”.