Nel messaggio fatto pervenire al Meeting tramite il cardinale Parolin, papa Francesco cita Il cardinale Bergoglio. Sono due brani tratti da un intervento di presentazione a Buenos Aires del libro di don Luigi Giussani, Il senso religioso. Sono entrambi citati a commento del titolo del Meeting 2020 che comincia domani al Palacongressi sul tema "Privi di meraviglia, siamo sordi al sublime".
“Non solo il cuore dell’uomo – ecco il primo brano – si presenta come un segno ma anche l’intera realtà. Per interrogarsi di fronte ai segni è necessaria una capacità estremamente umana, al prima che abbiamo come uomini e donne: lo stupore, la capacità di stupirsi, come la chiama Giussani. Solo lo stupore conosce”. E a rafforzare il concetto, viene citata anche una frase dello scrittore argentino Borges: “Tutte le emozioni passano, solo lo stupore rimane”.
La seconda citazione è questa: "L’uomo non può accontentarsi di risposte ridotte o parziali, obbligandosi a censura o dimenticare qualche aspetto della realtà. Dentro di sé egli possiede un anelito di infinito, una tristezza infinita, una nostalgia che si appaga solo con una risposta ugualmente infinita. La vita sarebbe un desiderio assurdo, se questa risposta non esistesse”.
Il papa sottolinea inoltre che il titolo di quest'anno «offre un contributo prezioso e originale in un momento vertiginoso della storia. Nella ricerca dei beni più che del bene, tanti avevano puntato esclusivamente sulle proprie forze, sulla capacità di produrre e guadagnare, rinunciando a quell'atteggiamento che nel bambino costituisce la stoffa dello sguardo sulla realtà: lo stupore». Aggiunge papa Francesco: «è questo stupore che mette e rimette in moto la vita, consentendole di ripartire in qualunque circostanza».
«Nei mesi scorsi abbiamo sperimentato quella dimensione dello stupore che assume la forma della compassione in presenza della sofferenza, della fragilità, della precarietà dell'esistenza. Questo nobile sentimento umano ha spinto dottori e infermieri ad affrontare la grave sfida del Coronavirus con strenua dedizione e ammirevole impegno». Per questo il titolo del Meeting «costituisce un potente richiamo a calarsi nelle profondità del cuore umano attraverso la corda dello stupore», al punto che «è accaduto qualcosa di apparentemente paradossale: invece di spegnerne la sete più profonda, il confinamento ha ridestato in alcuni la capacità di meravigliarsi di fronte a persone e fatti dati prima per scontati».