(Rimini) "No alla Notte Rosa ad agosto". Lo hanno sostenuto in un incontro questa mattina a Palazzo del Turismo con l'assessore al Turismo, Stefano Caldari, l'assessore al Bilancio, Luigi Santi e il presidente del consiglio comunale Gabriele Galassi, gli albergatori di Riccione, membri del Cda di Federalberghi: presenti il presidente Bruno Bianchini, Stefano Bertozzi, Andrea Bargellini, Daniele Tommasini, Rita Leardini, Claudio Montanari, Antonio Manduchi e Andrea Ciavatta. Sulla necessità di pensare e valutare un'altra data, diversa da quella della prima settimana di agosto per la Notte Rosa, ha trovato concorde l'intero Cda di Federalberghi, oltre che l'amministrazione di Riccione. "La Notte Rosa va fatta a giugno per ovvi motivi organizzativi ma anche nel rispetto dell'idea stessa con cui questa kermesse fu inaugurata ormai troppi anni fa", ha sostenuto l'assessore Caldari. L'incontro con gli albergatori comunque si è concentrato essenzialmente sull'investimento pubblico della tassa di soggiorno. Tassa pagata dai turisti che vengono a Riccione e che gli albergatori girano al Comune. "La tassa di soggiorno viene investita - hanno spiegato Caldari e Santi - in opere pubbliche ed eventi (un milione e mezzo preventivato nel 2021). In particolare per il nuovo lungomare, per il dragaggio del porto e per la manutenzione delle strade e del verde nella zona turistica". "Per l'amministrazione - hanno spiegato gli assessori - la tassa di soggiorno pagata dai turisti che scelgono la nostra città deve essere investita per opere pubbliche che rendano Riccione sempre più accogliente". Infine l'assessore Caldari ha rimarcato la grande esperienza di Riccione in Treno, assolutamente da ripetere anche allargandolo e comprendendo un progetto magari Riccione in Volo col coinvolgimento dell'aeroporto per una proposta turistico internazionale sul quale poter coltivare una comunicazione e promozione condivisa tra amministrazione e Federalberghi.