“Purtroppo è un dispositivo già collaudato, ci ritroviamo esattamente come l’anno scorso”. Dalle mezzanotte la Romagna è zona rossa. Centinaia di uomini delle forze dell’ordine stanno già presidiando i caselli autostradali, la Statale 16 e i confini con le Marche, ma non ci saranno strade chiuse. Quella di oggi sarà una giornata di prova. “Valuteremo quindi la situazione e se è il caso di rinforzare il personale”, spiega il questore di Rimini Francesco De Cicco, alle prese con la redazione di un’ordinanza (ilCarlino).
Il bollettino. Sono 276 i nuovi casi di positività al coronavirus resi noti ieri dalla Asl. Cinque i malati di covid che hanno perso la vita (ilCarlino).
Vaccini. Trecentocinquanta tra persone dializzate, che hanno fatto un trapianto renale e pazienti nefropatici immunodepressi saranno vaccinate da oggi a domenica (ilCarlino).
Chi va a scuola? Secondo il nuovo dpcm le classi restano aperte per gli alunni con disabilità e per i figli di lavoratori che curano servizi essenziali. Ma sul significato della dicitura ‘servizi essenziali’ si è creata confusione. Secondo il dpcm si tratta soprattutto di quelli sanitari, ma c’è chi fa notare come anche i commessi dei supermercati di questi tempi stiano svolgendo servizi essenziali (Corriere).
“C’è un fermento”. Una decina i passaggi di proprietà tra gli stabilimenti balneari andati a buon fine, altri sarebbero in dirittura d’arrivo. Il prezzo varia tra i 300mila e i 600mila euro per pezzi di spiaggia sui 30-40 metri lineari, di fronte mare. “Chi investe acquisendo nuovi bagni, così come noi gestori storici che continuiamo a riqualificare e rinnovare i nostri stabilimenti, è convinto che in futuro ci siano importanti prospettive di sviluppo”, spiega il presidente della cooperativa dei bagnini di Rimini sud Mauro Vanni (ilCarlino).
Tutti in spiaggia, quindi? Ieri sì. L’ultimo giorno prima del rosso è stato usato da migliaia di riminesi per fare un’ultima passeggiata al sole sull’arenile (Corriere).
Un anno di pandemia e le donne. Per le lavoratrici l’emergenza sanitaria ha aumentato le difficoltà, soprattutto ma non solo, nella gestione della quotidianità domestica e dei figli. I dati del Centro studi di Confartigianato dell’Emilia Romagna dicono che al III trimestre 2020 risultano 25mila donne occupate in meno in regione rispetto all’anno precedente. Si tratta in particolare di lavoratrici dipendenti (Corriere).
“Ci vuole un reddito di libertà”. La consigliera regionale Nadia Rossi ha proposto una risoluzione che sarà discussa domani dall’assemblea legislativa della regione Emilia Romagna. “Una misura necessaria e non più rinviabile: l'istituzione del reddito di libertà che consenta alle donne vittime di violenza di riprendere in mano la propria vita” (Corriere).
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