Nei prossimi giorni sarà convocata una direzione comunale del Pd per discutere di candidature. “Quella sarà la sede per decidere la proposta da portare al tavolo della coalizione. O una candidatura unitaria oppure le primarie”. Lo annuncia una nota del segretario Alberto Vanni Lazzari all’indomani della riunione della direzione che ha approvato il programma del Pd per le prossime elezioni.
Vanni Lazzari ha annunciato la svolta in apertura di seduta, giocando d’anticipo, perché era stato informato di un documento, presentato da 9 segretari di circolo (su 14) e da 6 consiglieri comunali, che chiedeva che entro sette giorni fosse stabilito il percorso per individuare il candidato a sindaco.
Il documento letto in direzione da Giulio Buccolieri era in realtà molto critico sul modo con cui la segreteria comunale ha finora gestito la partita. “Il percorso logico, corretto e normale che dovrebbe far seguito alla conclusione imminente di un mandato amministrativo – si legge nel testo - è quello che si fa da sempre e ovunque: si trae un bilancio dell’esperienza amministrativa, si riparte dalla ampia coalizione che ha garantito il successo elettorale, se ne verifica la volontà di continuare nell’esperienza e la possibilità di allargarne i confini ad altre forze politiche a partire da un primo confronto sui programmi”. Questo non è stato finora il percorso seguito, con il rischio di “vanificare un mandato di governo importante, che ha cambiato Rimini in meglio e ristabilito una sintonia forte con la città”. Il documento, firmato oltre che da Buccolieri, dai segretari di circolo Paolo Morolli, Roberto Perazzini, Giovanni Pironi, Vincenzo Domenichelli, Marco Fabbri, Ilaria Nanni, Corrado Zucchi, Enzo Fabbri e dai consiglieri comunali Enrico Piccari, Giulia Corazzi, Simone Bertozzi, Milena Falcioni, Matteo Petrucci, Lucilla Frisoni, aggiunge due puntualizzazioni. Non partendo dai risultati dell’amministrazione uscente, “si rischia di trasferire su una persona, il Sindaco Andrea Gnassi, un merito personale rispetto al quale il Pd pare quasi tirarsi fuori per dedicarsi alle risse interne”. Alcuni giorni fa una nota del Pd di Santarcangelo rivendicava come proprie le scelte dell’amministrazione a proposito dell’ex discarica di Ciola Corniale. In questi anni a Rimini non si è mai letto un comunicato del Pd che rivendicasse come scelta propria qualche iniziativa del sindaco Gnassi.
La seconda puntualizzazione riguarda una situazione che si è verificata nelle ultime settimane di blocco e di contrapposizione fra le due candidature di Emma Petitti e Jamil Sadegholvaad. Il rinvio delle decisioni in merito alle candidature ha “consegnato alle liste civiche presenti in consiglio comunale il tentativo di comporre una coalizione rispetto alla quale il Pd appare attore marginale e problematico”. Il Pd ha criticato ma non ha fatto nulla per affrancarsi dal protagonismo di Kristian Gianfreda che a nome delle liste civiche dettava le regole del gioco.
I promotori del documento avrebbero voluto che sulla richiesta di decisione sulle candidature “entro sette giorni” ci fosse stato un esplicito voto della direzione. Ma l’eterogeneità dell’assemblea (erano presenti anche semplici iscritti), oltretutto convocata online e non in presenza, hanno reso problematica la votazione. La nota di Vanni Lazzari parla genericamente di “prossimi giorni”, ma è facile immaginare che se ci fossero ulteriori dilazioni i firmatari del documento tornerebbero alla carica per chiedere che finalmente si decida. I firmatari, ovviamente, non si pronunciano fra Petitti e Sadegholvaad ma lasciano trasparire irritazione per la tecnica del rinvio fin qui seguita dai sostenitori del presidente dell’Assemblea legislativa regionale.
La direzione di lunedì sera ha approvato il programma al quale dal settembre scorso hanno lavorato gruppi di lavoro sui temi dell'economia, del sociale, dello sviluppo sostenibile, della cultura e della nuova partecipazione. “La parola d'ordine è coprogettare la città, avvicinando le istituzioni ai cittadini, con equità tra centro e periferie, accorciando le distanze sociali che hanno cambiato le consuetudini e gli 'schemi' ai quali eravamo abituati”. Le proposte sono state presentate dai coordinatori dei gruppi Jessica Valentini, Sandro Luccardi, Donato Piegari, Carlo Mazzocchi, William Raffaeli e Lucio Gobbi, e saranno portate al tavolo della coalizione come contributo del Pd alla definizione del nuovo programma per Rimini.