La santa della porta accanto, secondo l’espressione di papa Francesco. La prima santa fidanzata della storia, secondo la presentazione che ne fece don Oreste Benzi al vescovo Francesco Lambiasi appena arrivato a Rimini.
Il giorno a lungo atteso è arrivato: domenica 24 ottobre alle ore 16 in cattedrale ci sarà la celebrazione eucaristica con la beatificazione di Sandra Sabattini, la giovane della Comunità Papa Giovanni XXIII deceduta all’età di 22 anni nel 1984 a causa di un incidente stradale. A presiedere la celebrazione ci sarà il prefetto della congregazione per le cause dei santi, cardinale Marcello Semeraro, che, alla richiesta del vescovo di iscrivere Sandra Sabattini nell’elenco dei beati, risponderà con la lettura della lettera di papa Francesco del 24 settembre scorso con cui si autorizzava la cerimonia di beatificazione.
Per la diocesi di Rimini, e la Comunità Papa Giovanni XXIII in particolare, la beatificazione di Sandra è un evento importante, è l’occasione privilegiata per dire alla società riminese che dall’incontro con Cristo nasce una umanità nuova, capace di affascinare le giovani generazioni. Per Sandra tutto è cominciato all’età di dodici anni con una vacanza in quella Casa Madonna delle Vette di Alba di Canazei voluta da don Oreste Benzi per favorire "un incontro simpatico con Cristo". Quella vacanza per Sandra è stata un’esperienza faticosa perché aveva dovuto assistere anche persone disabili. Ma al ritorno a casa confida ai genitori: “Ci siamo spezzati le ossa ma quella è gente che io non abbandonerò mai”. Lì Sandra incontra per la prima volta don Oreste Benzi e, attraverso lui, incontra Gesù Cristo come il Salvatore, ha sottolineato il vescovo Lambiasi nella conferenza stampa di presentazione dell’evento. Da quel momento è partito un percorso che l’ha portata a scrivere nel suo diario all’età di sedici anni «Dire scelgo i poveri: ora è troppo facile, non serve a niente se poi quando esco è tutto come prima. No, dico: scelgo Te e basta». Quel “scelgo Te e basta”, secondo il vescovo Lambiasi, significa che Gesù Salvatore era il significato esauriente di tutto ciò che faceva: lo studio, il rapporto con il fidanzato Guido, i progetti per il futuro, la vita di comunità, l’impegno per i più poveri.
Ecco perché secondo il vescovo occorre stare attenti a non ridurre l’attenzione su Sandra ad una vuota pratica devozionale che, come diceva sant’Agostino, equivale ad una bugiarda adulazione; né basta limitarsi a coltivarne l’agiografia. L’approccio adeguato è quello che riconosce in Sandra una figura profetica. “E’ una profezia di cui abbiamo bisogno, specialmente in questo periodo di post Covid. Ci eravamo promessi di non tornare più come prima e invece lentamente stiamo scivolando nelle abitudini di sempre”.
Don Giuseppe Tognacci, vice postulatore della causa, ha fornito alcuni dettagli sulla cerimonia. Dopo che Sandra sarà stata proclamata beta, partirà verso l’altare la processione con la reliquia. Del corpo della Sabatini, come noto, non è rimasto niente. La reliquia è un capello che il fidanzato Guido Rossi ha fedelmente custodito in tutti questi anni. Sarà portata all’altare da Stefano Vitali (che, grazie all’intercessione della nuova beata, è guarito da un tumore altrimenti mortale) e da un gruppo di amiche di Sandra. La preghiera dei fedeli sarà letta da altre amiche e da fedeli della parrocchia di san Girolamo. La processione offertoriale vedrà invece protagonisti il padre, il fratello e altri parenti.
A tutti i partecipanti la celebrazione sarà distribuito come ricordo il libretto con il Diario, il libretto per seguire la liturgia e un santino con una reliquia (tratta dagli indumenti).
In quanti potranno partecipare? Le norme anti-Covid hanno ridotto il numero a 1200 persone così distribuite: cattedrale, sagrato, cortile della curia, sala Manzoni. I posti saranno distribuiti fra comunità parrocchiali, papa Giovanni XXIII, parrocchia di san Girolamo, associazioni e movimenti ecclesiali. I pass così assegnati dovranno essere ritirati entro il 16 ottobre. Dopo tale data i posti rimasti verranno distribuiti ai singoli fedeli che ne faranno richiesta allal e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. La cerimonia sarà trasmessa da Icaro Tv e seguita in diretta da tutte le comunità della papa Giovanni XXIII sparse nei cinque continenti.
Alcune iniziative di avvicinamento alla data. Dal 15 al 23 ottobre in cattedrale alle ore 17,30 ci sarà una novena di preghiera, con testi tratti dal Diario accompagnati da un commento di don Oreste Benzi. Inoltre dal 9 al 16 ottobre sarà visitabile sotto i portici della curia la mostra “Il segreto di Sandra”.
Nella conferenza stampa Monica Zanni, vice presidente della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha raccontato un particolare inedito. Il giorno dopo l’incidente costato la vita a Sandra, lei e il futuro marito hanno accompagnato don Oreste a Roma perché aveva un’audizione in Rai come futuro conduttore di un programma religioso. “Durante il viaggio abbiamo letto e riletto il vangelo della resurrezione di Lazzaro. Don Oreste era certo che anche Sandra un giorno sarebbe risorta”. Arrivati alla Rai, don Oreste è introdotto in una stanza. Cosa è successo?, gli chiedono. “C’era una Bibbia, mi hanno chiesto di aprirla a caso e di commentare. È venuto fuori il brano della resurrezione di Lazzaro”.
Per ogni informazione consultare il sito sandrasabattini.org