(Rimini) “Considero molto importante e lungimirante l’apertura pubblica, fatta ieri a Parma dal presidente Mario Draghi, circa il coinvolgimento e il necessario protagonismo dei sindaci e delle città per la realizzazione di quella straordinaria occasione di rilancio e di rigenerazione del sistema Paese che si chiama Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr)". Così il sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad."Il capo del Governo ha voluto sottolineare, rivolgendosi ai primi cittadini durante l’assemblea Anci, come ‘il successo del Piano è nelle vostre mani, come anche nelle nostre. C’è bisogno di cooperazione tra tutti i livelli dell’Amministrazione, nella fase di pianificazione degli investimenti e in quella di attuazione’.
Rimini, assicura Sadegholvaad, "investirà buona parte di questo mandato amministrativo per la redazione di progetti che possano intercettare a breve e medio termine le risorse economiche per dare gambe e spinta alla riqualificazione e alla rigenerazione non solo urbana ma tecnologica dell’intera città. Il processo di trasformazione in corso da qualche anno va completato con interventi strutturali che non possono che essere riferiti, per ambizione e complessità, ai fondi del Pnrr".
È di gran moda, di questi tempi, l’espressione di ‘città a 15 minuti’ ovvero convertita a un modello democratico di sua fruizione e di servizi di prossimità in un arco di tempo molto limitato. "Mi permetto, nel mio pragmatismo, di provare a guardare meno l’orologio e più alla sacrosanta sostanza della cosa", spiega Sadegholvaad. "Una città deve dare a ognuno dei suoi residenti, permanenti e temporanei, in ogni parte ove risiedano o soggiornino, la stessa possibilità di accedere a un servizio di eguale qualità e nella medesima sicurezza. Questo vuol dire ricompattare Rimini intorno a un modello innovativo e equilibrato, in cui ogni singola porzione del suo territorio sia allo stesso modo raggiungibile, vivibile, raggiunta da servizi pubblici e opportunità private, evitando dunque quella ‘metropolizzazione’ o concentramento della città in pochi poli attrattori i cui limiti sono stati drammaticamente rivelati dalla pandemia. Se proseguiremo nel lavoro svolto e lo alimenteremo con nuove idee e contributi, Rimini diventerà una città più semplice, con servizi e opportunità distribuite e vicine ai luoghi in cui si vive, con quartieri valorizzati e rigenerati, per questo più abitati, sicuri e identitari".
Tra missioni del PNRR e priorità di mandato, "il Comune di Rimini, di qui ai prossimi 2 anni, avanzerà i suoi progetti per attrarre risorse europee e nazionali in ordine alla riqualificazione e alla rigenerazione di tutto il patrimonio edilizio scolastico sul territorio comunale, all’impulso alla digitalizzazione dei servizi comunali per potenziare rapidità e presenza in ogni parte della città, al completamento degli interventi per una città sempre più connessa grazie a un sistema di mobilità integrato, che equilibri in chiave sostenibile gli spostamenti da, per e dentro la città armonizzando l’utilizzo dei diversi mezzi, pubblici e individuali, alla rigenerazione urbana (a partire dal completamento di tutto il parco del Mare) che è vettore di sviluppo per fare impresa e produrre benessere e occupazione".
Dal punto di vista strettamente amministrativo, "il lavoro e la visione dei prossimi 5 anni non prescinderanno da una profonda riorganizzazione della macchina comunale per rispondere alle grandi sfide che si chiamano PNRR, Patto lavoro e Clima. Agenda 2000, Fondi Strutturali e RomagnaNext e con le cui risorse e relazioni internazionali vogliamo completare il processo di rigenerazione urbana e trasformazione in atto e proiettare al 2026 Rimini tra le località europee più all’avanguardia. Questo significa interpretare il futuro, focalizzando ogni azione e attenzione verso le competenze e la condivisione allargata delle soluzioni".
Anci, i sindaci d’Italia "hanno già messo a parte il Governo circa la preoccupazione diffusa per un lavoro così complesso, sottoposto alla diminuzione del personale degli enti locali e la necessità di cooptare allo stesso tempo persone competenti. Questa è una sfida per i Comuni ma soprattutto è una sfida di tutto e per tutto il Paese. I tempi sono strettissimi. Noi, come Rimini, siamo già al lavoro per la definizione della struttura operativa che dalla Amministrazione (è stata anche istituita una specifica delega assessorile al Pnrr, nelle mani di Roberta Frisoni) coinvolge le straordinarie competenze del Piano Strategico. Ma lo sforzo deve essere comune, rapido e non disperso in mille rivoli che farebbero dimenticare l’obiettivo primario: rigenerare l’Italia nelle sue infrastrutture fisiche, tecnologiche, educative, morali”.