(Rimini) Torna domenica 20 marzo alle ore 21 in piazza Tre Martiri l'Appello all'umano, l'appuntamento di preghiera e testimonianza per i cristiani che soffrono e sono perseguitati in tante parti del mondo. In questa circostanza "non possiamo non ricordare che i venti di guerra si sono drammaticamente avvicinati a noi, con l'invasione dell'Ucraina da parte dei soldati russi di Putin", spiegano i promotori.
Sono già milioni di donne, bambini e anziani profughi costretti a fuggire verso i paesi dell'ovest e di questi quasi 50mila finora quelli già arrivati in Italia. "Inoltre questa guerra rischia di "mettere in ombra" altri scenari bellici, di violenza e persecuzioni che persistono e per i quali abbiamo pregato fin dall'inizio della nostra iniziativa. È infatti dal 20 agosto 2014 che a Rimini, come in altre città, ogni 20 del mese viene attuato senza soluzione di continuità questo appuntamento".
"Siamo convinti che ogni tentativo e sforzo di dialogo vada messo in atto anzitutto per fermare l'utilizzo delle armi ma per raggiungere la vera pace. Che riguarda ciascuno di noi, non solo i responsabili politici e militari dei Paesi coinvolti. Per questo continuiamo ad accogliere l'invito di papa Francesco che ha detto: "Gesù ci ha insegnato che all'insensatezza diabolica della violenza si risponde con le armi di Dio, con la preghiera e il digiuno. La Regina della pace preservi il mondo dalla follia della guerra". Accogliamo con entusiasmo e partecipazione l'iniziativa del Papa che il 25 marzo, giorno della festa dell'Annunciazione, pregherà in Vaticano con l'affidamento al Cuore Immacolato di Maria la Russia e l'Ucraina", spiegano i promotori.
Come sempre si uniranno a noi in comunione di preghiera e intenti altre città e alcune decine di comunità religiose in Italia e all'estero. Inoltre la consueta raccolta di fondi stavolta sarà devoluta all'aiuto ai profughi ucraini già arrivati e che ancora verranno in Italia.