Sindaci, Gnassi giù nell’indice di gradimento. Ruota, passa la sanatoria. Turismo, che aria tira in Europa (confronto con il vecchio modello romagnolo). Aeradria, sentito Maggioli in procura
“Andrea Gnassi perde quota per il terzo anno consecutivo nelle graduatorie nazionali stilate da Ipr Marketing per ‘Il Sole 24 Ore’, intitolate ‘Governance poll 2013’. Perde pochi punti, ma il trend è quello. Un’indagine che - va precisato - mostra sei primi cittadini su dieci in calo (tra questi ci sono pezzi da novanta come Marino, Piaspia, De Magistris). Colpiti da crisi dilagante e tasse in crescita — segnala il Sole — ma anche dalla «delusione per le promesse non mantenute». Ovvero il gap tra programma di mandato e quanto realizzato ad oggi. Cosa rilevata su queste colonne nei giorni scorsi nel bilancio (fatto dal Carlino) sul ‘metà mandato’ della giunta riminese, con relativi voti. Tornando al Sole, Gnassi naviga al 62° posto, col 50% di gradimento 2013, in calo di un punto percentuale sul ‘Governance pool 2012’, e del 3,47% rispetto al giorno della sua elezione”, ilRestodelCarlino (p.3).
Ruota abusiva. “La maggioranza ha votato sì alla delibera che approva il “permesso a costruire a termine, in deroga agli strumenti urbanistici, in sanatoria, per la permanenza sino al 10 ottobre 2014” del manufatto. Due i no (Ncd), due le astensioni (M5S e IdV). E’ toccato all’assessore Roberto Biagini, lasciato solo dalla giunta, metterci una pezza”, LaVocediRomagna (p.13).
“«Secondo ciò che è emerso in commissione, anche la giostrina presente in piazza Ferrari dovrà chiedere la concessione edilizia. Così come per un palco eretto in occasione del Paganello o la Notte Rosa, la Molo street parade o il Capodanno più lungo del mondo: visto che sono eventi che si ripetono e non contingenti»… Ma è vero quello che sostiene Giuliana Moretti? L’assessore al demanio Roberto Biagini (Pd) spiega che la questione è aperta: gli uffici comunali adesso devono valutare caso per caso, dipende dal progetto presentato e dal tipo di struttura. Si tratta infatti di decidere se un’opera è “appoggiata” o “infissa”. Il buon senso oggi fa dire che la giostra di piccole dimensioni rientra nel primo caso, mentre i palchi dei mega eventi nel secondo. Comunque: il Comune valuta caso per caso”, CorriereRomagna (p.7).
Turismo, mentre nel resto d’Italia e d’Europa dilaga il movimento legato agli escursionisti e spopola il modello balneare spagnolo, “la costa romagnola vive da più di venti anni su gli eventi, periodo delle mucillagini. Siamo in ritardo di almeno quindici anni, e registriamo che gli alberghi annuali ritornano ad essere stagionali. Ha prevalso la mentalità bagnino centrica anche fra gli albergatori e adesso siamo al si salvi chi può. Si svendono le camere come si fa con i “saldi di fine stagione”, senza però rinnovare il prodotto. Si continua ad offrire il solito minestrone che non produce più reddito. E’ impensabile che qualsiasi industria possa sostenersi lavorando novanta giorni all’anno”, fa notare su LaVoce (p.3) Alfredo Monterumisi, ambasciatore delle città del vino.
Indagine Aeradria. “L’ultimo vip che è stato visto “scalare” il “palazzaccio” a specchi di via Carlo Alberto Dalla Chiesa, la settimana scorsa, è stato, come persona informata sui fatti, Paolo Maggioli, presidente di Confindustria Rimini… Nel faccia a faccia tra Maggioli e il pm Gualdi, sarebbe stato affrontato il nodo degli aumenti di capitale deliberati e mai eseguiti. Sul quale il leader degli industriali avrebbe precisato di essere rimasto sempre fuori dall’amministrazione societaria per la quale la sua associazione aveva concesso una sorta di delega di fiducia nei confronti dei vertici operativi di Aeradria. Puntando, poi, il dito proprio sulla gestione della società, troppo politica e poco manageriale”, NuovoQuotidiano (p.5).