Turismo, per Rimini un anno da archiviare
E’ un anno turistico da archiviare, nella speranza che la crisi abbia toccato il fondo e che dal 2014 si possa solo risalire. Tutti i mesi dell’anno hanno il segno negativo, mettendo in evidenza che a mancare non sono stati solo i turisti in cerca di sole e mare ma anche quelli di fiere, congressi e affari. E a ben guardare la mitica stagione turistica si è ristretta, come un tempo, ai soli mesi di luglio e agosto, visto che maggio e giugno hanno cali vistosi del 6/7 per cento.
Il 2013 si chiude con un inequivocabile -3% di presenze. Va un po’ meglio per gli arrivi (-1,6%) indicando con ciò che chi ha continuato a scegliere la Riviera di Rimini ha però accorciato il periodo di permanenza. Non va dimenticato che anche il 2012 si era chiuso in negativo (-1,6% di presenze): in termini assoluti in due anni sono mancate mezzo milione di presenze.
Ad alimentare il consuntivo negativo è soprattutto il mercato interno: le presenze italiane sono calate del 4,2% mentre le straniere sono cresciute dello 0,9% e gli arrivi addirittura del 3,3%. È stato un anno d’oro per il turismo russo che da solo arriva a sfiorare il milione di presenze con un aumento del 10,5% rispetto al 2012. «Basta questo dato – ha osservato l’assessore al Turismo della Provincia, Fabio Galli – a farci capire quali conseguenze avrebbe per la Riviera la chiusura dell’aeroporto». Se i russi si confermano ampiamente come il primo bacino estero, risulta in netta ripresa anche il mercato storico della Germania: quasi 800 mila presenze e un +4,4 rispetto all’anno precedente. Sono invece con il segno negativo altri paesi come Francia, Austria, Svizzera e Paesi Bassi. Nell’est europeo c’è la Polonia in calo e una positiva perfomance della repubblica Ceca (+10%).
Gli eventi. Secondo l’assessore Galli «dimostrano di essere non un di più ma in tempi di crisi vera per le tasche degli italiani una leva indispensabile per l’incoming». Il week end della Notte Rosa ha visto una flessione nelle presenze (da 430 a 420 mila) e un incremento negli arrivi, da 101 a 106 mila. Anche il week end della Motogp è passato da 80 mila a 116 presenze. Il capodanno, che è stato salutato come un pienone, va invece preso con le molle. Nella notte del 30 dicembre -26%, in quella del 31 c’è invece un + 20%; mancano i dati della notte del 1 gennaio per una valutazione completa. Gli alberghi aperti (circa 550) hanno comunque avuto un riempimento dell’80 per cento.
Il futuro. Si presenta quanto mai incerto, a partire dalle competenze istituzionali. La Provincia, che ha chiuso la propria Agenzia di marketing per il turismo, sarà a sua volta chiusa. Non ci sono più risorse per iniziative promozionali. Il milione e 400 mila euro che l’ente riceve dalla Regione nel 2014 se ne va tutto per gli uffici Iat, il sito web e gli eventi dell’entroterra. Non si sa ancora a chi andranno le competenze del turismo. Emblematico il caso della Notte Rosa. L’anno scorso la Provincia aveva investito 250 mila euro. Per il 2014 si spera di ricavare qualche spicciolo da una prossima variazione di bilancio, altrimenti al momento non c’è un euro. «Per quest’anno si sopravvive – chiosa l’assessore Galli – ma è evidente che per il futuro della Notte Rosa una riflessione andrà fatta».
L’assessore Galli ha quindi lamentato ancora una volta la mancanze di politiche nazionali per il turismo, anche se la Riviera, da parte sua, deve accelerare sulla riqualificazione, sia da parte dei privati che da parte pubblica.