Rimini | Aeradria, chiesti rinvii a giudizio
Per il crac Aeradria la Procura della repubblica di Rimini ha chiesto il rinvio a giudizio per 19 dei 34 indagati nell'inchiesta della Guardia di finanza sul fallimento della ex società di gestione dell'aeroporto Fellini, dichiarato dal tribunale nel novembre del 2013. Quindici, quindi, le posizioni archiviate. I reati contestati ad amministratori pubblici e vertici societari, ma non solo, vanno dal 2005 al 2013 e sono: associazione per delinquere finalizzata a falsare i bilanci, bancarotta e reati fallimentari connessi, abuso d'ufficio e truffa aggravata per ottenere erogazioni pubbliche.
La richiesta di rinvio a giudizio è stata depositata ieri dal procuratore capo Paolo Giovagnoli e dai sostituti Paolo Gengarelli e Luca Bertuzzi. Ora toccherà al giudice per le indagini preliminari fissare l'udienza preliminare, non prima di due mesi. Nel corso dell'udienza si deciderà chi andrà a processo e chi no. Nella richiesta della Procura, i nomi dei nove indagati 'eccellenti' per l'associazione per delinquere: gli ex presidenti della Provincia di Rimini, Nando Fabbri e Stefano Vitali, ex e attuale sindaco di Rimini, Alberto Ravaioli e Andrea Gnassi, Manlio Maggioli, presidente della camera di commercio (socio di Aeradria) al momento dei fatti, Lorenzo Cagnoni, presidente di Rimini Fiera e società del Palazzo dei congressi (soci di Aeradria), Massimo Masini, presidente di Aeradria, Massimo Vannucci, vice presidente, Alessandro Giorgetti, presidente di Air, società controllata da Aeradria. Secondo l'ipotesi della Procura, avrebbero promosso "un'organizzazione nell'ambito della quale strumentalizzavano gli incarichi direttivi da loro ricoperti nella società Aeradria e nelle sue controllate e collegate e nelle istituzioni pubbliche”.
Tra gli altri indagati, per i soli reati fallimentari, chiesto il rinvio a giudizio per l'ex sindaco di Riccione, Massimo Pironi, al quale si contesta l'abuso d'ufficio per una lettera di patronage da 1,2 milioni sulla base della quale Banca Carige finanziò Aeradria già in cattive acque. Secondo la Procura, il sistema Aearadria si basava sulle lettere di patronage, senza delibere e coperture, degli enti pubblici per ottenere finanziamenti dalle banche. Cassa di Risparmio di Rimini e Banca Carige si costituiranno parte lesa, così come le curatele di Aeradria, Air e Rdr.
La richiesta di rinvio dei pm interessa anche due commercialisti: Santo Pansica di Rdr e Air e Stefano Fabbri consulente finanziario di Aeradria, che avrebbe concorso alle lettere con cui i presidenti della Provincia si sono impegnati a versare i contributi mai deliberati (Ansa).