Rimini | Aeradria, Magrini (Pd) stigmatizza sciacallaggio politico
“Presumibile”, per il segretario provinciale del Pd Juri Magrini la richiesta di rinvio a giudizio, da parte della Procura di Rimini, di una parte degli indagati per il fallimento Aeradria. “L’impianto accusatorio - commenta Magrini - è quello della fine indagine del maggio scorso senza ulteriori elementi accusatori. E’ importante che si sia giunti ad una prima fase del processo giudiziario. Infatti dopo oltre due anni di indagini, di 34 indagati, di accuse pesantissime, si apre un confronto vero tra accusa e difesa di fronte ad un giudice terzo. Mi auguro che questa prima fase del procedimento giudiziario avvenga in tempi rapidi per evitare strumentalizzazioni politiche a ridosso della prossima campagna elettorale per le amministrative di giugno”.
A tal proposito Magrini stigmatizza “il vero e proprio sciacallaggio politico di alcuni esponenti di partiti locali ad iniziare dal Movimento 5 Stelle e dal Pdl. Invece di stare al merito della vicenda giudiziaria preferiscono tentare un vero e proprio processo al Pd ed alla sua classe dirigente”.
Per il segretario del Pd, “appare a dir poco ridicolo sostenere che il Pd abbia messo in campo un sistema truffaldino per mantenere le posizioni acquisite. Al parlamentare europeo Affronte sfugge che i nostri amministratori (per altro non solo del Pd) hanno messo in campo tutte le possibilità per mantenere operativo l’aeroporto di Rimini che rappresenta una infrastrutture strategica per tutta l’economia riminese. Al consigliere Mauro del Pdl consiglio di guardarsi in casa propria e di tenere, se gli riesce, un atteggiamento più coerente con le note posizioni del Pdl (ora Forza Italia) su tutte le vicende giudiziarie che riguardano loro esponenti politici ad iniziare da Berlusconi”.
Da ultimo, Magrini sottolinea “la presumibile richiesta di archiviazione da parte della Procura per altri 15 indagati. Tra loro vi sono dirigenti ed amministratori del Pd che già nella fase di indagini hanno potuto dimostrare la loro estraneità e buona fede. Anche per questa ragione la piena fiducia nella Magistratura non è una frase di rito ma sostenuta da sentenze già emesse in procedimenti collaterali (Cassazione sul dissequestro di beni sequestrati dalla Procura di Rimini ad alcuni indagati) e dalla consapevolezza del lavoro scrupoloso che verrà svolto nelle prossime settimane”.