Elezioni Rimini: Camporesi (ex 5 Stelle) lancia il suo Obiettivo Civico in alternativa al Pd
Hanno offerto alla coalizione di centrodestra un candidato sindaco (Luigi Camporesi). Sono pronti a sostenere, a certe condizioni, anche un altro candidato espresso dalla coalizione (anche se non detto, si capisce che i nomi finora fatti non vanno bene). Non è nemmeno scontato che faranno parte della coalizione di centrodestra, dipende dal candidato.
Le tre affermazioni uscite dalla conferenza stampa di Obiettivo Civico fanno capire quanta confusione regni ancora sotto i cieli del centrodestra riminese.
Obiettivo Civico è la lista formata da ex attivisti grillini, con a capo Luigi Camporesi, già candidato a 5 Stelle nel 2011 ed ex capogruppo dei pentastellati. Accanto a lui si sono presentati Mauro Leporatti, Josef Molnar e Paolo Callisto; in sala qualche esponente del centrodestra e orfani di ex liste civiche. L’obiettivo è porre le basi, partendo da Rimini, di un nuovo soggetto politico che raccolga la diaspora ex grillina sparsa in tutta Italia. Restando a Rimini lo scopo principale è creare un’alternativa al Pd, rompere il blocco politico e sociale che ha portato al declino della città.
Rispetto al Movimento 5 Stelle, il passo decisivo è quello di tornare ad una strategia che prevede la possibilità della coalizione con altre liste. Camporesi ha quindi raccontato delle nuove conoscenze e delle frequentazioni prima impossibili (Forza Italia, ecc), del lavoro programmatico svolto insieme a Dreamini. La condizione per stare nella coalizione è che nelle liste non ci siano persone che hanno contribuito al declino di Rimini. Se al ballottaggio con il sindaco uscente Andrea Gnassi, non dovesse arrivare lui e la sua lista o il candidato della coalizione di cui fa parte, non ci sarà pregiudiziale verso nessuno, quindi nemmeno per il candidato 5 Stelle. Si esaminerà persona, squadra e programma e in base a questi si deciderà se appoggiarlo o meno (ma senza entrare in trattativa).
Camporesi ha anche offerto qualche spunto di programma, mettendo al primo punto la questione della sicurezza, da affrontare, a suo giudizio, organizzando meglio e rendendo più efficiente il corpo dei vigili urbani. I sindaci finora hanno fatto ordinanze contro la prostituzione, ci vuole un presidio del territorio che la scoraggi in tutte le forme.
Il rilancio dell’economia, secondo Camporesi, passa attraverso una ripresa del turismo che avrà anche l’effetto di dare fiato all’industria delle costruzioni. D’altra parte per essere competitivi c’è bisogno che nascano strutture alberghiere con almeno duecento camere.
Obiettivo Civico fa propria la proposta di Dreamini di giungere ad una totale privatizzazione del gruppo Rimini Fiera, altrimenti c’è il rischio che faccia la fine dell’aeroporto, sul quale negli anni 20111-2013 come capogruppo 5 Stelle aveva ripetutamente lanciato grida d’allarme, proponendo di cambiare il management.
Sul Trc, altra battaglia storica, Camporesi assume un atteggiamento da uomo di governo. Ormai il tracciato è fatto, la nuova amministrazione dovrà solo decidere se la gestione avrà sostenibilità finanziaria o se invece è il caso di usare quel tracciato in altro modo.
Camporesi, come ci si attendeva da lui, ha spiegato anche perché, insieme ad altri, ha abbandonato il Movimento 5 Stelle. A suo giudizio, alla lunga, il Movimento è destinato al fallimento, anche se dovesse avere un successo alle prossime amministrative. Un limite grave èl’intenzione mancanza di un’organizzazione che ha portato, nel caso di Rimini, allo spettacolo poco edificante di questi giorni (la polemica fra i grillini storici, che hanno candidato Davide Grassi, e l’ex moglie di Beppe Grillo, Sonia Toni, che lavora per una lista alternativa). Non prende posizione per l’una o per l’altra parte, sottolinea che sono venuti al pettine nodi storici. Come si concilia la proclamata autonomia delle realtà locali con la “certificazione” data a chi sta più o meno simpatico?