Solidarietà, 3.400 farmaci raccolti a Rimini
Sabato scorso nella provincia di Rimini sono stati donati oltre 3.400 farmaci, per un valore commerciale superiore ai 15mila euro. E’ accaduto in occasione della giornata nazionale di raccolta promossa dal Banco farmaceutico onlus in collaborazione con Federfarma e Cdo Opere sociali. In Italia l’iniziativa si è svolta in oltre 3.700 farmacie distribuite in 97 province, in più di 1.200 comuni e nella Repubblica di San Marino. In 15 anni, durante la Giornata, solitamente il secondo sabato di febbraio, sono stati raccolti oltre 3.750.000 farmaci, per un controvalore commerciale superiore ai 22 milioni di euro.
A Rimini l’iniziativa cresce. Quest’anno hanno aderito quattro farmacie in più dello scorso, arrivando ad un totale di trentanove punti vendita coinvolti. Il record della raccolta spetta alla Comunale 6 di via Euterpe con 189 prodotti. E in diversi casi la ‘messe’ è stata raddoppiata se non triplicata (come per la farmacia di via Diaz a Riccione) rispetto a 12 mesi fa. Gli enti che riceveranno i farmaci donati sono ventidue tra cui la Caritas diocesana, la Croce rossa, la Papa Giovanni XXIII.
“Tutto è iniziato - racconta il resposabile provinciale del Banco farmaceutico, Gianluca Falcioni -per un rapporto di amicizia con colleghi di università che ci hanno contatto da Milano dove avevano inziato nel 2000. Dall’anno succesivo siamo partiti anche noi”. Il 'la' lo hanno dato alcuni volontari del Banco alimentare, ormai qualche annetto fa, quando si sono accorti che le famiglie e le persone che faticavano a fare la spesa di soldi non ne avevano nemmeno per acquistare le medicine, pure si fosse trattato si un’aspirina. Da qui l’idea di raccogliere prodotti sanitari da distribuire gratuitamente, attraverso i servizi medici degli enti di carità locali.
L’iniziativa è cresciuta nonostante la partecipazione richieda ad ogni farmacia un quota di iscrizione (anzi, “c’è un farmacista che ci tiene molto e tutti gli anni dona di più rispetto alla quota”, riferisce Falcioni). Sotto questo aspetto le quattro nuove farmacie aderenti a Rimini parlano chiaro. Un altro esempio è quanto accaduto a Riccione con l’adesione della farmacie comunali da quest’anno. “Nel 2015 a febbraio ci hanno chiesto di partecipare, ma purtroppo abbiamo dovuto dire di no perché non c’erano più i tempi tecnici. Noi in genere iniziamo a raccogliere le disponibilità a settembre dell’anno precedente. Fatto sta che il 15 settembre scorso abbiamo ricevuto la telefonata puntuale da parte dei responsabili che ci chiedevano di poterci essere quest’anno. ‘Si ricorda di noi?’, mi ha chiesto il collega dall’altra parte della cornetta”.
Novità del 2016 anche la collaborazione con la Facoltà di farmacia di Rimini. “I laureandi hanno prestato servizio volontario, con un certo successo, alla famacia comunale 4 di via Marecchiese”.
Questo accade a metà febbraio. E durante l’anno, il Banco farmceutico non si ferma. Da qualche mese è partita la raccolta dei farmaci ‘inutilizzati’ in due punti vendita di Rimini. Si tratta delle medicine che la gente riporta in farmacia perché ha cambiato terapia o perché non le usa più. Non si tratta di farmaci generici, ma di medicine che vengono acquistate sotto ricetta medica. Vengono donati alla Caritas riminese.
“Dopo 25 anni che faccio il farmacista - conclude Falcioni - il Banco farmaceutico è una risposta alle ragioni per cui ho scelto questo lavoro, è un’opera che mette una goccia nel mare del bisogno”.