"Continueremo ancora più determinati nella nostra battaglia per la scuola pubblica, ricorremmo al Tar se necessario, chiederemo l’attivazione del referendum comunale chiedendo alla cittadinanza di esprimersi direttamente, proporremo scioperi bianchi,parteciperemo a ogni Openday in ogni scuola esternalizzata".
E' quanto annuncia il comitato "Giuà le mani dalle scuole" che ha organizzato una manifestazione in piazza Cavour sabato mattina alle 11, invitando i partecipanti a portare un grembiulino in segno di protesta.
Il tema è quello ormai noto della decisione del Comune di Rimini di dare in gesione privata alcune sezioni di asilidi nido edi scuola materna.
Sull'argomento non si placa il dibattito politico. Oggi pomeriggio in consigliocomunale il consigliere Filippo Zilli, di Obiettivo Civico-Vincere per Rimini, ha presentato una interrogazione in cui ha sostenuto che "deve rimanere un compito pubblico quello di tutelare una crescita sana, protetta e garantita dei bambini".
"Lo Stato - ha aggiunto Zilli - ci ha dato la possibilità, tramite il decreto 113/2016, di regolarizzare questa situazione al meglio. Non sfruttarla sarebbe da incoscienti. Ricordiamoci sempre che il personale assunto a tempo indeterminato, formato, qualificato e arricchito dall’esperienza, è una risorsa la cui stabilizzazione garantirebbe sia un buon funzionamento nel presente sia una ottima prospettiva per il futuro".
Dopo queste considerazione ha posto le seguenti domande: L'esternalizzazione quale vantaggio economico, e cioè, quale risparmio porterebbe nelle casse comunali? Immagino lo abbiate quantificato? Si parla solo di risparmio in termini di costi del personale? sembra che Voi vogliate far corrispondere le linee di mandato del Sindaco con una vera e propria delibera. Avete intenzione di discuterne in consiglio comunale? Ci sarà data la possibilità di votare? Come rispondete ai sindacati che ritengono che Voi abbiate già superato il 40% delle privatizzazioni, con allo stato attuale 11 nidi comunali, 4 in appalto, e ben 13 privati, mentre per le materne dei 3486 posti disponibili, 1219 sono comunali, 1404 istituti ecclesiastici, 878 statali e 155 ai privati? Infine, è stata considerata la strada per l’affidamento alla società partecipata ASP valloni, che già ha in gestione diretta due nidi, con 100 bambini dai 0 a 36 mesi; con la possibilità di effettuare, grazie all’art. 17 prima citato, assunzioni a tempo indeterminato direttamente da parte del comune che cosi garantirebbero un servizio serio e di altissimo livello come è oggi.
A queste domande ha in qualche modo risposto il capogruppo di Patto Civico Mario Erbetta: "Non si procederà, come qualcuno vuol far sembrare (ad esempio la CGIL), a un’esternalizzazione selvaggia e la Pubblica Amministrazione manterrà sempre il primato sulla gestione, poiché resteranno in capo al Comune in relazione ai plessi che si andranno a esternalizzare, l’iscrizione degli utenti, le procedure di ammissione e l’eventuale dimissione degli utenti, l’applicazione riscossione delle rette e la manutenzione straordinaria degli immobili e delle strutture oltre il coordinamento pedagogico comunale".
Erbetta fa una ulteriore precisazione sul perché procedere alle esternalizzazioni del servizio e non alle assunzioni dirette di personale, come possibile in via straordinaria sbandierato dai sindacati facendo riferimento ai comuni di Milano e Napoli.
"E’ vero che il Comune potrebbe assumere delle insegnanti in deroga al patto di stabilità, ma comunque la spesa per il personale docente non potrà mai superare quella dell'anno scolastico 2015/2016. - prosegue Erbetta - Per dirla in parole semplici, l’assunzione di un nuovo dipendente è legata alla fuoriuscita di un altro, altrimenti la spesa globale si alzerebbe e questo non è permesso. Quindi l'impossibilità ad assumere da parte del Comune è oggettiva, perché se lo facesse senza che nessun dipendente fuoriesca dall'organico, violerebbe la necessità di non superare la spesa per il personale docente dell'anno scolastico 2015/2016".
"Personalmente mi sento di affermare che le scuole materne e gli asili privati non hanno nulla da invidiare come offerta formativa al pubblico, basta guardare l'esempio del Centro Asilo Svizzero fiore all'occhiello dell'insegnamento riminese. Inoltre le mie due figlie hanno frequentato la scuola materna dalle suore della Sacra Famiglia di San Giuliano e con la formazione avuta stanno affrontando brillantemente le medie e le superiori e quindi non posso che considerare che il fulcro del problema non sia l'insegnamento in strutture pubbliche o il private, ma il buon insegnamento!", conclude Mario Erbetta.