Si sta definendo il quadro delle alleanze a Riccione in vista delle prossime elezioni amministrative.
Dopo l’incontro di ieri sera della direzione del Pd, al quale ha partecipato anche il segretario regionale, prende quota l’ipotesi di un’alleanza con Patto Civico Oltre Riccione. Il segretario comunale Marco Parmeggiani sonderà il terreno, condurrà le trattative; quel che è certo è che i “malpancisti” ostili alla replica riccionese del caso Rimini non hanno prevalso. L’unica preclusione che i democratici pongono è verso chi a vario titolo ha condiviso l’esperienza di governo di Renata Tosi. Porte chiuse quindi per Luciano Tirincanti, il gran regista della caduta della Tosi, e i consiglieri superstiti di Unione Civica.
Alla trattativa con Pizzolante & Soci il Pd non si presenterà da solo e porterà in dote l’alleanza con altre due liste. La prima è Immagina Riccione, promossa da Francesco Cesarini, già alleata nel 2014 con il nome Io per Riccione. La seconda sarà una lista di sinistra che raccoglierà vari dispersi (ex Prc, ex Sel, ex Comunisti Italiani). Ciò significa che il Pd non avrà nemici a sinistra, e questo non è poco.
Una volta esaurita la liturgia del programma, dell’elenco delle cose da fare, la Grande Alleanza di centrosinistra dovrà mettersi d’accordo sul nome del candidato. Il Pd conta di andare alla trattativa con una terna di nomi dove la prima scelta è costituita da Sabrina Vescovi. Sarebbe un candidato che mette in fila una serie di qualità che contano: donna, esperienza politica, imprenditrice, protagonista dell’associazionismo imprenditoriale, fitta rete di relazioni. Basta che lei pronunci un sì definitivo. In seconda battuta ecco Alessandro Casadei, già assessore allo sport e già presidente di Geat. Del terzetto fa anche parte Fabio Galli, ma la sua discesa in campo appare molto remota. Non è ancora noto, invece, se il Patto Civico abbia la carta nascosta di un candidato appunto “civico”. Se la Grande Alleanza dovesse naufragare, non sarà certo per il disaccordo sul nome del candidato.
Per il centrosinistra il candidato da battere è Renata Tosi, la cui coalizione sembra al momento definita: Noi Riccionesi, Lega Nord, Fratelli d’Italia. A meno che Natale Arcuri non riesca nell’impresa di far nascere qualche lista civica con il compito di andare a racimolare anche l’ultimo voto in settori vitali della società riccionese.
Candidato ad arrivare all’assai probabile ballottaggio è il Movimento 5 Stelle. Non perché i grillini abbiano un candidato eccezionale o abbiano messo insieme una lista irresistibile, ma perché in questo momento il loro simbolo tira. Domani sera al Quartiere Fontanelle faranno le loro votazioni per la scelta del candidato sindaco (in lista ci sono la consigliera uscente Morena Ripa e il consulente finanziario Andrea DelBianco) e i candidati al posto di consigliere comunale. Per capire quanto sia un’incognita il voto grillino, basti ricordare che nel 2014, nello stesso giorno, presero il 25 per cento alle europee e il 16 alle comunali.
Resta l’incognita Forza Italia e Tirincanti. A Riccione il partito ha escluso ogni alleanza con la Tosi, quindi un indiretto avallo all’operazione organizzata da Tirincanti. Ma sul caso Riccione deve ancora pronunciarsi con chiarezza il coordinatore regionale Massimo Palmizio, che fino ad oggi ha sempre lavorato per mantenere l’unità del centrodestra, a costo di essere subalterno alla Lega. A Riccione si seguirà un’altra linea? Si vedrà. In questo momento l’ipotesi probabile è che Forza Italia (o direttamente o sotto le spoglie di una lista civica) diventi il fulcro di una piccola coalizione che raccoglie la lista civica di Giovanni Bezzi e la lista di destra dei fuoriusciti da Fratelli d’Italia. Unione Civica, cioè i consiglieri che con il loro voto hanno determinato la caduta della Tosi, non si sa che fine farà. Il Pd non la vuole nella Grande Alleanza con Pizzolante, probabilmente si aggregherà al polo Tirincanti.
Se questo sarà l’esito, vorrebbe dire che davvero Tirincanti & Soci hanno tagliato il ramo sul quale era seduti senza avere alcun piano alternativo. Un’avventura al buio, un suicidio politico improvviso, un’autocondanna all’irrilevanza politica. A meno che il prossimo futuro non riveli dettagli che al momento restano oscuri.
Salvo sorprese quindi avremo quattro aggregazioni che si contenderanno la posta in palio. Ci sono però i movimenti in atto dell’ex sindaco Terzo Pierani e di Emiliano Righetti, già candidato a Coriano, che girano per i quartieri per raccogliere adesioni per una loro possibile lista. Per correre da soli o per aggregarsi a qualcuno? Improbabile che la Grande Alleanza li accolga. Assisteremo al ritorno del duo Pierani-Tirincanti, che già governarono insieme, uno Pci, l’altro Psi, fra gli anni Settanta e Ottanta? Il laboratorio della politica riccionese potrebbe riservare nuove sorprese.