La Fabi e la First/Cisl, sindacati ai quali aderisce la quasi totalità dei dipendenti della Banca Popolare della Valconca, intervengono sull'articolo che abbiamo dedicato alle liste in campo per l'elezione del nuovo consiglio d'amministrazione, il primo dopo la trasformazione in Spa.
Fabi e First/Cisl affermano di non avere “alcun pregiudizio nei confronti dell’attuale Consiglio di Amministrazione e che non ci siamo mai espressi in merito (a favore o contro) a nessuna delle quattro liste presentate”.
“Abbiamo – proseguono - riscontrato diverse difficoltà nel rapporto con gli attuali vertici dell’Istituto, dovute soprattutto al fatto che questi, da mesi, rifiutano il dialogo ed il confronto con le Organizzazioni Sindacali: in aperta violazione del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro hanno proceduto unilateralmente a rilevanti riorganizzazioni aziendali che hanno determinato la chiusura di molti sportelli, hanno istituito nuove figure professionali senza associarle ad opportuni inquadramenti professionali, hanno interpretato pro domo loro accordi sindacali e contratti aziendali senza confronto alcuno, hanno proceduto a dare corso a mobilità territoriale e professionale dei lavoratori senza coinvolgere le Rappresentanze Sindacali. Da ultimo, notizia di questi giorni, la decisione di non confermare giovani colleghi che per quasi tre anni hanno svolto con professionalità, impegno e dedizione le mansioni assegnate loro, anche in questo caso senza che la scelta sia stata motivata ai diretti interessati e alle Rappresentanze dei lavoratori”.
“Su tutti questi temi – scrivono i due sindacati - noi abbiamo sempre ricercato il dialogo ed il confronto, ma recentemente, dopo mesi di richieste senza risposta, siamo stati costretti ad affidarci a procedure conciliative e giudiziarie per tutelare i diritti dei colleghi ed anche il ruolo assegnatoci dalla Costituzione. Come certamente avrà notato, di tutto questo non abbiamo fatto menzione alcuna con la stampa e con i media, semplicemente perché vogliamo mantenere i toni il più pacati possibile, nell’interesse della clientela e degli azionisti (e quindi della Banca stessa, a cui prestiamo grande attenzione)”.
BuongiornoRimini ha informato che una delle liste presentate ha il sostegno dei dipendenti. A questo proposito Fabi e First/Cisl osservano che “I primi a credere nella Banca Popolare Valconca sono sempre stati i suoi dipendenti i quali, come giustamente da Voi riportato, hanno anche investito molti dei loro capitali personali e, di conseguenza, sono praticamente tutti azionisti. È poi innegabile che l’auspicato ritorno all’utile di bilancio sia in larga parte merito del lavoro dei dipendenti stessi, che con professionalità, impegno ed anche importanti rinunce, hanno sempre “messo la loro faccia” nel rapporto con la clientela”.
“Apprendiamo infine dall’articolo – concludono - (ma non dai vertici aziendali) che la lista del “Consiglio uscente” avrebbe un Piano Industriale da proporre: rivendichiamo quindi, per l’ennesima volta, il rispetto delle prerogative di Legge e di Contratto e pretendiamo che tale progetto ci venga presentato e sia discusso anche con noi. A tale proposito, allargando il discorso a tutte le liste presentate, auspichiamo che tutti i progetti industriali proposti siano volti a valorizzare il territorio, a tutelare la clientela, gli azionisti e i dipendenti”.
Intanto procede la “campagna elettorale” per l'appuntamento del 26 maggio. Mercoledì 8 maggio alle 18.00 al Teatro Snaporaz di Cattolica la lista cosiddetta del consiglio si presenterà ai soci azionisti. Il programma della lista, le principali operazioni conclusesi positivamente nell’anno 2018 el e opportunità di crescita saranno presentate da Roberto Mazzotti già Direttore Generale Iccrea Holding S.p.A e Candidato Consigliere dell’istituto bancario della Valconca. Gli altri candidati di questa lista sono Filippo Ricci, Sandro Muccioli, Alessandro Berti, Luca Lorenzi, Roberto Leuzzi, Anna Valentini, Francesca Mondaini, Giovanni Vanzini.