E' stata molto calda, come previsto e come annunciato, l'assemblea dei soci della Banca Popolare della Valconca. Calda perchè molti piccoli azionisti hanno approfittato dell'assemblea per manifestare, con toni molto accesi, il loro malumore nei confronti dell'attuale dirigenza. Non si è invece parlato del futuro, che sarà certamente al centro dell'assemblea straordinaria già convocata per il 30 giugno (prima convocazione) e il 1 luglio (seconda convocazione) per decidere la trasformazione in Spa.
L'assemblea, nonostante alcuni piccoli azionisti avessero invitato a votare contro, ha comunque approvato il bilancio consuntivo 2017, che dopo quattro anni di perdita si è chiuso con un attivo di circa un milione. Hanno vottao a favore in 1243, i voti contrari sono stati 144 e gli astenuti 38.
L'assemblea doveva eleggere anche due nuovi membri del consiglio d'amministrazione, e in questo caso si è vista la potenza di fuoco dei dipendenti soci che hanno mostrato di controllare la banca. Per i due posti in consiglio d'amministrazioni sono risultati eletti i nomi da loro proposti, e cioè Marino Gabellini (696 voti) e Sandro Muccioli (589 voti). I due consiglieri uscenti sono arrivati molto distanti: Gasperoni 223, Piccioni 237. La forza dei dipendenti soci risulta anche dal fatto che l'eletto Muccioli nemmeno si era candidato.