Nel chiedere il voto ai propri concittadini, Veronica Pontis, 43 anni, candidato sindaco a Misano Adriatico per conto del centrodestra, mette in gioco la credibilità del proprio curriculum. “A vent'anni – racconta – sono diventata imprenditrice aprendo una libreria a Misano. Mi sono impegnata per anni nel campo della politica sindacale per le imprese commerciali. Sono esperta di web marketing turistico. Sono sempre stata una cittadina attiva che partecipa alla vita della propria città. Sono madre di due figi e quindi sono coinvolta nella scuola e nell'impegno sociale come famiglia. Quando i partiti di centrodestra, Lega, Forza Italia e Popolo della Famiglia mi hanno proposto la candidatura mi è sembrato un ottimo modo per continuare l'impegno civico che ho sempre seguito”.
Il suo slogan elettorale è “una città di tutti, una città per tutti”. “Abbiamo – spiega – un territorio vasto tre volte Riccione e con circa 14 mila abitanti suddivisi in nove frazioni. Il mio impegno sarà quello di unire il paese, in modo che tutti si sentano parte di una comunità e possano godere dei suoi servizi. Non più tanti paesini, ma un unico comune dove tutte le famiglie, i commercianti, gli artigiani, i ristoratori e gli albergatori potranno identificarsi in una alta qualità del disegno urbano. La mobilità dovrà essere rivista favorendo piste ciclabili e mezzi elettrici”.
Pontis afferma che la manutenzione ordinaria delle strutture e dei servizi esistenti è la prima grande opera a cui si sente chiamata. “Il mantenimento del decoro e della funzionalità di strade, piste ciclabili, segnaletica stradale e degli edifici pubblici sarà per noi un importante traguardo per il benessere e il rispetto dei nostri concittadini. Grande importanza sarà data alla cura del verde e dei parchi cittadini perché Misano sia una città vivibile da tutti. E lavoreremo per una città sicura, anche attraverso la videosorveglianza dei luoghi pubblici”.
Quando declina i diversi punti del suo programma Veronica Pontis è un fiume in piena in cui gli argomenti si susseguono velocemente uno dopo l'altro. “Dobbiamo pensare al futuro dei nostri giovani che normalmente dopo l'Università non tornano. Dobbiamo favorire luoghi di aggregazione, dove poter sperimentare la creatività ed elaborare progetti, incentivare il radicamento di start up e nuove imprese. Grande attenzione avremo per la scuola, perché sia un luogo davvero formativo”.
Ovviamente ha la sua ricetta per il turismo. “Credo che l'Autodromo, il Parco del Conca e Portoverde siano i capisaldi della nostra offerta turistica. Dobbiamo tornare ad essere una meta privilegiata del turismo internazionale. Ci sono tutte le condizioni per intercettare un turismo anche esperienziale, interessato anche all'offerta dei nostri borghi e dell'entroterra”.
Pontis sull'amministrazione uscente afferma che ci sono aspetti che vanno mantenuti e altri che sono invece molto migliorabili. “Ciò che soprattutto è mancato è stato l'ascolto della popolazione, la partecipazione dei cittadini. Mi propongo un confronto stabile con le associazioni di categorie e con tutti i cittadini, che vanno ascoltati”.
A Misano, piccola cittadina, ci sono in lizza per quattro candidati a sindaco. Qual è l'avversario che Veronica Pontis teme di più? “Poiché non si vota con il doppio turno e vince chi arriva primo, non temo nessuno in particolare. Se c'è un avversario da battere e da superare è il Pd che da sempre amministra la città. Penso che gli elettori votino innanzitutto le persone. Sanno che noi siamo misanesi, che ci impegnamo per amore della nostra città, che non siamo attaccati alla poltrona. Per il resto apprezzo tutti quelli che scelgono di mettersi in gioco”.
E su un candidato come Claudio Cecchetto cosa dice? “Nessun commento”.