Se il saldo turistico dei primi otto mesi dell’anno resta positivo (+1,5 di arrivi, + 0,3 di presenze), lo si deve soprattutto ai mesi non estivi. Luglio e agosto, i mesi balneari per eccellenza, hanno infatti ovunque il segno negativo: a livello provinciale – 2,4 in luglio e -0,6 in agosto. Ma anche nelle singole località nel mese di agosto si va dal -1,2 di presenze a Riccione al pari e patta di Bellaria Igea marina, con il capoluogo Rimini a metà strada (0,6). È però altrettanto vero che gli arrivi sono in aumento (+3,4 su base provinciale), il che significa che si è ridotto ulteriormente il periodo medio di permanenza che in agosto è stato di 5,6 giorni. La Riviera conserva capacità attrattiva, ma i giorni di vacanza si assottigliano sempre di più. I saldi negativi di agosto erano dati per scontati, anche se risultano meno eclatanti rispetto al percepito dagli operatori. Del resto, i movimenti statistici sono solo una faccia della medaglia, l’altra è rappresentata dai fatturati e dai margini delle imprese, una faccia che al momento nessuna rilevazione riesce a fotografare.
Vi è un altro dato da sottolineare. Se a livello provinciale i primi otto mesi dell’anno hanno un saldo positivo, lo si deve al traino di Rimini, che ha pienamente recuperato il ruolo di locomotiva della Riviera. Il capoluogo infatti registra un 1,3 per cento in più di presenze, mentre tutte le altre località della costa presentano il segno negativo: Riccione -0,3; Cattolica -0,6; Bellaria -0,3; Misano -0,6. Negli arrivi, solo Cattolica ha il segno negativo, mentre Riccione (+0,1) riesce a fare poco più dell’anno scorso.
PERIODO GENNAIO-AGOSTO 2019
Arrivi italiani |
Arrivi esteri |
Arrivi totali |
Pernottamenti italiani |
Pernottamenti esteri |
Pernottamenti totali |
Peso estero su totale (pernottamenti) |
|||
RIMINI |
+ 1,6 |
+ 6,2 |
+ 2,8 |
+ 0,5 |
+ 3,3 |
+ 1,3 |
29,7 |
||
RICCIONE |
+ 0,9 |
-5,3 |
+ 0,1 |
+ 0,9 |
-6,8 |
- 0,3 |
15,1 |
||
CATTOLICA |
-0,6 |
+ 0,4 |
-0,4 |
-0,3 |
-2,1 |
- 0,6 |
16,3 |
||
BELLARIA |
- 0,2 |
+ 7,1 |
+ 1,1 |
-0,7 |
+ 1,6 |
-0,3 |
19,7 |
||
MISANO |
+ 2 |
-2,4 |
+ 1,3 |
- 0,3 |
-1,9 |
- 0,6 |
17,1 |
||
|
|||||||||
PROVINCIA |
+ 1 |
+ 3,8 |
+ 1,5 |
+ 0,3 |
+ 0,6 |
+ 0,3 |
22,8 |
A differenziare Rimini dalle altre località della costa è la maggiore incidenza del turismo estero. I pernottamenti degli stranieri costuiscono il 29,7 per cento del totale, una quota assolutamente importante. A livello provinciale la quota estera scende al 22,8 perché gli altri Comuni, a partire da Riccione che detiene il poco invidiabile primato negativo (15,1) si dimostrano molto più deboli su questo fronte. Solo Bellaria dimostra una certa vivacità (19,7), mentre Cattolica e Misano raggiungono quote di turismo estero di poco superiori a quelle di Riccione.
Russi e tedeschi costituiscono i principali bacini esteri della Riviera. Se Rimini registra +6,3 di pernottamente russi e 0,1 di pernottamenti tedeschi, Riccione perde sia fra i russi (-5,9) che fra i tedeschi (.4,3). In negativo anche le altre località, con l’eccezione di Bellaria che sembra vaer conquistato una piccola quota di turismo russo (+73%).
Secondo il sindaco di Rimini Andrea Gnassi, i dati Istat restituiscono “una stagione molto complessa, per diverse ragioni che vanno dall’aggressiva concorrenza di mete estere alle pressoché assoluta stasi e incertezza delle politiche nazionali”. In questo contesto Rimini, grazie soprattutto al suo crescente appeal sull’estero, si conferma città della vacanza 12 mesi all’anno, perché in grado di mettere assieme e armonizzare i diversi segmenti: dal balneare estivo, al fieristico/congressuale invernale e primaverile, fino alla ‘città d’arte’ e ai grandi eventi”.
Per il futuro, Gnassi rilancia sul tema della qualità:“Tutto deve essere chiaro, trasparente, non ci deve essere più spazio per chi evade fisco e tributi e poi magari propone prezzi stracciati nelle sue strutture ricettive. Sì a impresa, investimenti, modernizzazione; no a evasione e speculazione. In questo senso approfitto dell’occasione per ringraziare il Comando Provinciale della Guardia di Finanza per l’operazione fatta e per tutto il lavoro che svolge a servizio anche di un’industria turistica sana, di operatori onesti che agiscono nelle regole e competono grazie a qualità e creatività, e non a furbizie o vere e proprie azioni fuori dalla legalità".Per il resto, "Lavorare su promozione della destinazione e sul prodotto, da rendere sempre più unico e attrattivo. E sano in ogni parte della filiera. L’esempio Rimini, e i suoi numeri statistici, dimostra che si può fare.”
Anche l'assessore al turismo del Comune di Riccione, Stefano Caldari, ritiene che i dati non esaltanti riflettano "una congiuntura oggettivamente complicata, sia sul fronte interno che su quello internazionale". L'assessore osserva che "I dati del periodo gennaio - agosto per Riccione registrano +0,1% negli arrivi e -0,3% per le presenze, in sostanziale continuità dunque con il buon anno precedente mentre lo zoom sul mese di agosto mostra un risultato positivo per gli arrivi con un +4,2% e una flessione nelle presenze con un -1,2%. La fotografia degli arrivi autostradali al casello di Riccione fanno invece registrare per il periodo gennaio-agosto un +4,3% e per il periodo maggio-agosto un +2,4%, per tutti e due gli intervalli la miglior performance provinciale".
"Non ci appassiona - sostiene Caldari - il dibattito sul più uno e meno uno ma il nostro obiettivo è continuare a lavorare sulla qualità sia dell'offerta che del target da intercettare. Dai club di prodotto family e bike sono arrivati per esempio riscontri più che positivi così come dagli operatori che investono sull'innovazione e il valore del prodotto. Tutte le analisi pubblicate in questi mesi raccontano di una crisi generale del settore, con ombrelloni chiusi in piena estate dalla Versilia alla Sardegna alla Puglia, con picchi negativi a due cifre".
Ed ifine i compiti per il futuro: "Già nei giorni scorsi ho avviato il confronto con le categorie economiche e i club di prodotto, è costante e costruttivo il dialogo con l'Aeroporto Fellini e ho intrapreso il percorso per attivare partnership e progetti sui mercati esteri di riferimento con azioni che non si limitino alla presenza nelle fiere di settore ma siano maggiormente attrattive, originali e finalizzate a target definiti".