Il nodo che il governo deve sciogliere è la data a partire dalla quale in Italia si possa ricominciare a muoversi per turismo. I motori dell’offerta turistica dell’Emilia Romagna si stanno scaldando, la campagna promozionale è pronta, perché gli spot comincino ad andare in onda serve un segnale da Palazzo Chigi. Nella conferenza stampa di presentazione della campagna promozionale, l’assessore regionale al turismo Andrea Corsini ha detto che giovedì si riunirà in conference call insieme a tutti gli altri colleghi per far partire un messaggio chiaro all’indirizzo del premier Giuseppe Conte: il mondo del turismo ha bisogno di conoscere al più presto la data di ripartenza. Nessuna polemica verso l’esecutivo, ma la sollecitazione esplicita a fornire al più presto le risposte che non sono state date nel discorso del premier di domenica sera.
Il via libera deve arrivare da Roma, anche perché il lavoro che andava fatto a livello regionale è stato ultimato. Corsini ha assicurato che sono pronti i protocolli sanitari di contenimento del virus da applicare nelle strutture ricettive, negli stabilimenti balneari e nei pubblici esercizi. Ha anche aggiunto che fra le “regole di ingaggio” ci sarà la liberatoria legale per gli albergatori: se un ospite diventa positivo, sarà preso in carico dal servizio sanitario, l’albergo non sarà chiuso, non sarà nemmeno messo in quarantena e non sarà chiamato a rispondere di danni. Sempre che, ovviamente, abbia applicato i protocolli stabiliti nella struttura ricettiva.
I protocolli, compresa l’ultima aggiunta della liberatoria legale, sono ora sul tavolo delle autorità di governo. In giornata il presidente Stefano Bonaccini firmerà un’ordinanza che consente alle aziende legate all’attività turistica di cominciare la preparazione in vista della riapertura. È probabile, ha osservato Corsini, che in un primo tempo ci sarà un turismo esclusivamente regionale (dalle città al mare o sulle colline), al quale seguirà poi un movimento proveniente dai tradizionali bacini della Lombardia e del Veneto.
Non appena il mosaico delle date sarà completato, partirà la campagna promozionale sui canali televisivi, radiofonici e web. Sono stati stanziati due milioni di euro per veicolare il messaggio che l’Emilia Romagna è pronta per una nuova stagione turistica con vacanze sicure per gli italiani.
A raccontare la regione saranno testimonial che appartengono a questa terra. Le bellezze e le particolarità delle città d’arte, gli itinerari legati al cinema lungo la via Emilia, le suggestioni della Dolce Vita, saranno presentati da Stefano Accorsi, mentre spetterà a Paolo Cevoli illustrare le mille attrazioni della Romagna, dal mare alla montagna. I due volti noti dello spettacolo saranno affiancati da tre fuoriclasse dello sport, Alberto Tomba, Stefano Baldini e Davide Cassani, nel ruolo di ambasciatori delle tante occasioni per vacanze attive.
Andando nel dettaglio, la campagna che coinvolgerà Stefano Accorsi prevede un impegno triennale con l’attore bolognese che sarà protagonista di un racconto, attraverso brevi video e podcast, delle meraviglie delle Città d’Arte e degli itinerari cineturistici lungo la Via Emilia legati ai grandi registi dell’Emilia-Romagna, da Fellini ad Antonioni, da Pasolini e Bertolucci a Guareschi, e all’attività della Cineteca di Bologna. Il racconto sarà veicolato tramite i canali web/social dell’attore e, contestualmente, sui canali web/social della Promozione turistica regionale e delle Destinazioni turistiche.
All’ironia di Paolo Cevoli, il compito di raccontare sulle reti Mediaset, con uno spot da 20 secondi, la Romagna e i suoi tanti volti, dalle spiagge ampie e attrezzate per garantire sicurezza e tranquillità anche nel post Covid 19, ai borghi dell’entroterra fino all’Appennino tosco romagnolo, passando per la vacanza en plein air (campeggi) e il benessere termale. Forte del successo dello scorso anno (con quasi 14 milioni di visualizzazioni) proseguirà nell’estate 2020 Romagnoli Dop, la fortunata web serie, con Cevoli che andrà a cercare e premiare, con un apposito “attestato di romagnolità”, tutti i personaggi italiani, famosi e non, che nel loro quotidiano incarnano al meglio lo spirito e l’animo della Romagna e dei suoi abitanti.
Alla conferenza stampa è intervenuto anche il presidente di Destinazione Romagna, Andrea Gnassi, il quale ha sostenuto che per affrontare la nuova fase post coronavirus occorre un pensiero turistico nuovo, che non può essere ridotto alla banalizzazione delle distanze fra gli ombrelloni. “Si può fare una campagna promozionale – ha rimarcato - perché abbiamo un prodotto turistico fatto di hotel, spiagge e parchi che garantiranno vacanze sicure. La Romagna si distinguerà ancora una volta per la sua affidabilità”.
Finale a modo suo di Paolo Cevoli secondo cui “i romagnoli sono pronti a parlare la lingua del mondo nuovo che sta cominciando”.