(Rimini) Nel corso degli interventi in atto sulle alberature di piazza Malatesta, nell'ambito del complessivo del progetto che riguarda la riorganizzazione dell'area per la realizzazione del Museo internazionale Federico Fellini e la tutela complessiva del patrimonio arboreo dell'area, “è emerso come i platani abbattuti per gli evidenti e attestati pericoli alla pubblica incolumità, presentino i segni di un’ulteriore malattia che, dalle prime analisi, si presume possa essere il 'cancro colorato'. In queste ore sono in corso gli approfondimenti ad opera degli esperti incaricati per scongiurare la patologia, ma soprattutto per capire se questa malattia, che si diffonde molto velocemente, abbia intaccato anche le altre alberature presenti nella piazza”.
Queste nuove informazioni “vanno ad aggiornare e potenzialmente ad aggravare il quadro sullo stato di fatto delle alberature presenti in piazza Malatesta, oggetto in questi mesi di un'accurata analisi agronomica, condotta attraverso la raccolta dati inseriti nell'applicativo denominato "R3Trees" del Comune di Rimini, che è servita per valutare le condizioni fisiologiche e vegetazionali delle singole alberature. Oltre all'analisi sono state condotte indagini storiche ed archivistiche, per conoscere l'età anagrafica di ogni esemplare”.
In particolare, “il filare di undici alberi (Platanus x acerifolia) posizionato in corrispondenza di Santa Colomba presenta tre esemplari di circa 90 anni, mentre gli altri sono stati messi a dimora in periodi successivi. Le condizioni fisiologiche e vegetazionali delle singole alberature nel corso degli anni si sono via via aggravate, a causa soprattutto della presenza dell'area di sosta tra Teatro Galli e Castello malatestiano che, prima dei progetti di riqualificazione urbana, ha insistito per decenni su tutta la piazza. Elementi critici evidentissimi, a partire dall'inquinamento permanente da gas e fumi di scarico, che hanno interferito con lo sviluppo delle alberature del filare, causando anche danneggiamenti e scorticature”.
L'Amministrazione Comunale ha condiviso con la società Hera – che si sta occupando delle operazioni di scavo per la riorganizzazione dei sottoservizi nell'ambito del progetto di riqualificazione della Piazza – la “necessità di portare avanti azioni puntuali di salvaguardia e approfondimenti tecnico-agronomici, cosi come previsto per altro dal Regolamento del Verde del Comune. I risultati ottenuti dalle indagini visive e strumentali che sono state condotte prima dell'inizio dei lavori hanno mostrato per quattro platani un pessimo stato vegetativo e soprattutto una precaria stabilità, compromessa dall'avanzato deterioramento dei tronchi e delle branche. Questa condizione comporta gravi rischi per la pubblica incolumità, ancor più alla luce dei sempre più frequenti fenomeni meteorici caratterizzati dalla breve durata, ma sempre più intensi e violenti. L'agronomo, sulla base degli accertamenti trasmessi anche ai Carabinieri della Forestale e alla competente Soprintendenza, ha valutato l'impossibilità di effettuare azioni migliorative o di riduzione del livello di pericolosità, che sarebbero state del tutto insufficienti. Di conseguenza, allo scopo prioritario di tutelare la sicurezza della comunità, il tecnico ha disposto l'intervento sulle alberature che, come è evidente dalla documentazione fotografica allegata, presentavano uno stato di salute irreparabile”.
I platani oggetto dell'intervento “saranno sostituiti con nuove alberature a completamento del filare alberato, nell'ambito del complessivo progetto di paesaggio di Piazza Malatesta che prevede la messa a dimora di 20 nuove alberature. Saranno mantenute e tutelate, come già da progetto dell'Amministrazione, le due alberature storiche di grande valore culturale, ambientale e paesaggistico presenti a sud e a nord del Teatro Galli. Nuove alberature che, oltre ad assicurare la continuità storica, paesaggistica e ambientale in piazza Malatesta, potranno finalmente crescere e vivere in una piazza pedonale, in un contesto salubre e non inquinato da gas di scarico e soffocato da invadenti lamiere”. Sempre nell'ambito degli interventi nella piazza per la realizzazione del nuovo Museo Fellini, “sono partite le attività di scavo legate ai recenti ritrovamenti archeologici, condotte sulla base delle prescrizioni e sotto l'alta sorveglianza della competente Soprintendenza di Ravenna”.