Rimini | SanPa, Andrea Muccioli: Ho documenti che dimostrano il mio onore e la mia dignità
Dopo il rimbalzo ieri tra le accuse di Antonietta Muccioli in tv (Mattino cinque, Mediaset) e le precisazioni dei responsabili della comunità, la guerra per San Patrignano oggi muove un altro passo, su Facebook. “Ho letto il comunicato di ieri della comunità di San Patrignano. Niente di nuovo, le solite falsità, l'indegno nascondersi dietro i ragazzi per giustificare violenze, ricatti, tradimenti, strumentalizzazioni, l'arroganza del potere”, scrive Andrea Muccioli sul suo diario. “I Moratti non ci mettono, ovviamente, la faccia. I loro portaborse, la cosiddetta nuova dirigenza,neppure”.
Ancora, “la chiamano democrazia. A me pare piuttosto uno stato di polizia, in cui si deve dire solo ciò che aggrada a chi comanda, per paura o opportunismo, in cui la verità non ha più alcun valore, ma contano solo il consenso e la conservazione del potere. Tutti questi personaggi sanno benissimo che io e la mia famiglia abbiamo donato vita e proprietà ai ragazzi, che avrei potuto chiedere e ottenere un bello stipendio per le grandi responsabilità che avevo e invece ho scelto il volontariato, che ciò che ho speso per me è sempre stato alla luce del sole, che non ho mai rubato un euro. Lo sanno, ma i padroni hanno bisogno di legittimare se stessi e lo scempio di valori che hanno compiuto”.
E’ arrivato ora il momento giusto per parlare. “Io ho taciuto fino a ora per salvaguardare la comunità, i ragazzi e mia madre. La comunità è morta nello spirito dei valori di mio padre, i ragazzi sono strumentalizzati e sfruttati, mia madre è, grazie a Dio, uscita”. Adesso, “dopo tanta infamità, non posso indugiare oltre a difendere il mio onore e la mia dignità. Avrò molte cose da dire sulla mia onestà e su quella altrui. Per fortuna ho qualche documento, con me, che prova con assoluta chiarezza quello che dico, e non ho alcun problema a mostrare rendicontazioni, resoconti bancari, documenti catastali ed altro, in pubblico ed in privato, visto che mi hanno appioppato,in mia assenza e da veri vigliacchi, case in Italia e all'estero e arricchimenti vari”. Dice anche “chi avrebbe storie da raccontare o pubblicare” “spero, prima o poi, lo farà”.
Rispetto al disagio nei ragazzi ospiti creato, secondo i responsabili della comunità, dalle dichiarazioni dei Muccioli, “non vedo dove vogliano andare a parare”, dice Andrea. E si spiega meglio. “Quando alimentavano l'odio tra responsabili ‘morattiani’ e ‘muccioliani’, quando hanno buttato sulla strada me e i miei figli, impedendomi di salutare e tranquillizzare i ragazzi, quando per mesi gli hanno raccontato nefandezze e falsità di ogni genere sul mio conto, quando inquinavano ogni insegnamento di mio padre,non erano preoccupati di destabilizzarli? Non è possibile alcuna libertà senza verità”. La comunità è a rischio. “Se e quando associazioni, famiglie, responsabili, anziché chinare il capo o fingere di credere alle menzogne dei padroni e dei loro servitori, cominceranno a riconoscere ed affrontare le conseguenze delle violenze, dei tradimenti, delle menzogne, faranno solo il bene dei ragazzi e di un luogo che forse, allora, potrà rinascere. Non è e non sarà più la famiglia Muccioli in ballo, ma la sopravvivenza di quello che è stato uno straordinario esempio di libertà e riscatto e che oggi persone totalmente inadeguate, malgrado i soldi, stanno rapidamente uccidendo”.