Rimini | Aeradria, Provincia approva nuovo concordato. Dilorenzo e la privatizzazione del Fellini per via giudiziaria
Con i voti favorevoli di maggioranza e lega nord e con l’astensione di Pdl e gruppo misto il consiglio provinciale ha approvato questa sera i nuovi indirizzi in merito alla nuova proposta concordataria presentata da Aeradria S.p.a. e su cui è chiamato ad esprimersi il tribunale fallimentare. A festeggiare alla fine anche l’opposizione, che a febbraio scorso, durante la definizione delle linee guida della prima proposta di concordato (bocciata il 17 maggio dal tribunale) aveva messo in chiaro alcune cose.
“Avevamo notato – spiega il consigliere del Pdl Claudio Dilorenzo – che la prima proposta restituiva troppo poco ai creditori, avevamo anche chiesto maggiore riguardo rispetto al territorio e devo dire che con l’ingresso dei creditori nella compagine societaria si va nella giusta direzione. Avevamo anche chiesto che il management che ha causato la situazione debitoria fosse rimosso. Per ora è lì, ma ci aspettiamo che presto le cose cambino”.
Dilorenzo parla di una ‘privatizzazione giudiziaria’ del Fellini. “Grazie al rigetto della prima proposta da parte del giudice fallimentare è stato possibile il compimento delle nostre richieste. Possiamo dire di essere di fronte a una via giudiziaria alla privatizzazione dell’aeroporto. Cosa che noi non possiamo non vedere con favore. In pratica, il tribunale fallimentare rigettando la precedente istanza ha costretto i soci pubblici a molare l’osso e a mettersi attorno a un tavolo con la Cassa di risparmio e con gli altri creditori (cosa che prima non avevano mai voluto fare)”. Il consigliere ricorda come in occasione della votazione della prima proposta il Pdl (sia in provincia sia in comune) fosse uscito dall’aula, mentre adesso si è astenuto, così come farà in consiglio comunale.
La proposta votata oggi prevede che nel periodo 2013-2016 la società operi secondo le linee guida del “piano industriale 2013-2016” e fondato su ipotesi di traffico di circa 550mila passeggeri annui. In particolare si prevede che con i flussi di cassa stimati generati dalla gestione futura del periodo e con quelli apportati dai nuovi soci privati investitori la società paghi integralmente (al 100%), in denaro, i crediti prededucibili e le spese delle procedura concordataria e i crediti privilegiati. Dovrà pagare al 50%, in denaro, entro la fine del 2016 i crediti chirografari della prima classe e al 40 % quelli di seconda classe. Si prevede il pagamento al 55% per i crediti chirografari della terza classe mediante conversione del debito in quote azionarie.
La compagine azionaria della società dovrà essere tale per cui la partecipazione complessivamente detenuta dai creditori che avranno convertito il proprio credito in azioni e dagli investitori (i “nuovi soci”) costituisca la maggioranza del capitale sociale e ammonti a non meno del 75%, mentre la partecipazione complessivamente detenuta dai soci pubblici non sia inferiore al 20% del capitale sociale.