Rimini | Aeradria, Comune approva concordato. 5Stelle si astiene, ma attacca: gestione compulsiva
Ci hanno rinunciato, ma solo in attesa di capire cosa accadrà giovedì in tribunale, ovvero cosa il giudice fallimentare deciderà della proposta di concordato presentata da Aeradria il 20 giugno scorso, la società di gestione dell’aeroporto Federico Fellini. Il gruppo consiliare 5Stelle ieri in consiglio comunale a Rimini si è astenuto, come tutta la minoranza, dal voto che con la maggioranza favorevole ha permesso l’approvazione della delibera che consentirà a Rimini holding di apporre il sigillo sulla proposta di "concordato preventivo in continuità". Dunque il Comune di Rimini come la Provincia (che aveva votato una delibera simile solo qualche ora prima) appoggia la società in questa ultima mossa prima del fallimento. Ma soprattutto i consiglieri grillini hanno, per voce di Carla Franchini, a nome di tutti i gruppi firmatari della richiesta, ritirato la richiesta di consiglio comunale tematico su Aeradria in cui avrebbero presentato un odg per la rimozione del management responsabile di un debito sempre più profondo (52 milioni di euro). Un ritiro “per lasciare inalterata la possibilità di tentare il salvataggio dell’aeroporto”. “Ripresenteremo – ha proseguito la Franchini – la medesima richiesta alla ripresa dei lavori quando avremo la certezza delle sue (del Fellini, ndr) reali possibilità di salvezza”. Ergo, “non molliamo l’osso”.
Secondo il 5Stelle nella gestione nella “gestione di Aeradria, a tutti i livelli, è mancato irrimediabilmente il principio della realtà. Ne è evidenza il bilancio trapelato a mezzo stampa che mostra una perdita di 15 milioni di euro in un solo anno. Dunque riprendendo le eccezioni appena elencate la domanda che sorge spontanea è: che cosa ha privato il cda di Aeradria, il Comune e la Provincia del principio della realtà? I fondi illimitati o una patologia compulsiva?”.
I fondi, si sa, illimitati non sono più da tempo. Di questo amministratori e compagnia bella sono tutti da tempo abbastanza consapevoli. E allora “per quale motivo il dato certo non viene incrociato con il principio della realtà e non si smette di citare numeri irreali sulle potenzialità di ripresa di questo sistema fallimentare e fallito? L'unica opzione rimasta è la mania compulsiva. Deve esserci per forza qualche compulsione che esige di perseverare nell'errore eludendo l'importanza delle conseguenze”.
Compulsione generata, dicono i 5Stelle, dall’attaccamento alla poltrona. “L'idea è di separarli dalla Poltrona in modo che riprendano sensibilità con quello che succede in questa dimensione. L'unica soluzione è che si impongano le responsabilità politiche di ognuno e li si faccia dimettere”.