Rimini | Abusivismo in spiaggia, è guerra tra bande per occupare il territorio. Bagnini e Comune dal prefetto
L'occupazione del litorale riminese da parte dei venditori abusivi oggi ha dato spettacolo in mezzo ai bagnanti con una sua ennesima violenta evoluzione. Lo scenario è quello del bagno 137, attori protagonisti della rissa per spartirsi la battigia 10 senegalesi e 20 bengalesi. Parlano di una vera e propria resa dei conti i testimoni e i carabinieri di Miramare intervenuti sul luogo. Tre gli immigrati arrestati: due senegalesi e un cingalese (quest'ultimo bloccato con la spranga in mano mentre le dava a due 'avversari'). Sono accusati di rissa aggravata e domattina compariranno davanti al giudice. A scatenare la scena violenta a suon di pugni, bottigliate e sprangate, sono state le proteste dei bengalesi che, più numerosi rispetto al gruppo rivale, hanno difeso la loro merce da alcuni venditori che volevano posizionare la loro nello stesso posto. Spaventate le centinaia di turisti presenti in quel tratto di spiaggia.
Sul fatto sono intervenuti il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, e l'assessore competente, Jamil Sadegholvaad, che in tarda mattinata ha incontrato il prefetto Claudio Palomba, sottolineando come la questione ormai sia diventata di ordine pubblico. Il Comune di Rimini questa mattina operava in spiaggia con nove uomini (sette agenti della Polizia municipale, due i marinai della Capitaneria di Porto) nel tratto d’arenile dal bagno 90 al bagno 120 (ovvero quello definito di competenza della municipale dall'ordinanza del questore). I nove uomini, rafforzati dall’arrivo dell’Ispettore responsabile della zona di Miramare, sono poi intervenuti per dare supporto ai carabinieri e riportare l’ordine al bagno 136 non appena avvisati della rissa.
Questa sera di lotta all'abusivismo commerciale si parlerà anche in consiglio comunale dove si voteranno alcuni odg proposti dal consigliere di Fdi Gioenzo Renzi, che chiede una task force della municipale dedicata allo scopo e maggiori mezzi di difesa personale a disposizione degli agenti (cani, bastoni estensibili, spray).
Prima della delegazione il prefetto Palomba ha incontrato anche i rappresentanti delgi operatori balneari cui ha chiesto l'attivazione di un servizio di video sorveglianza e di vigilanza privata (come accade già per la spiaggia di San Giuliano) allo scopo di contrastare il fenomeno organizzato dei venditori abusivi e impedirne l'accesso all'arenile, soprattutto per evitare che si verifichino nuovamente scene di violenza come quella che si è palesata questa mattina agli occhi dei bagnanti.