GIORNALAIO 21.09.2013

Sabato, 21 Settembre 2013

giornalaio'Destinazione Italia' non parla più di spiagge. Sversamenti al cromo, a Santa Giustina ne vogliono sapere di più. Ex colonie, che casino in commissione. Pd, i circoli non vogliono più i segretari

 

Spiagge, Petitti annuncia: capitolo stralciato da Destinazione Italia. "Ha creato allarme tra gli operatori. Ha gettato nel panico un’intera categoria: quella dei bagnini. E’ durato un giorno il capitolo spiagge contenuto nel decreto “Destinazione Italia”, varato giovedì da Consiglio dei Ministri. Che è bastato però per comprendere quanto sia delicata, per Rimini, la situazione delle concessioni balneari. Proteste, solleciti, pressioni, e alla fine il Governo Letta ha stralciato l’intero paragrafo. Ventiquattro ore di incontri, studi, analisi, per arrivare alla decisione finale: eliminare ogni nuova regolamentazione normativa, in materia di spiagge e concessioni demaniali, che introducesse aste o bandi di gara", NuovoQuotidiano (p.9).

 
Tasse. "«L’AUMENTO dell’Iva dal 21 al 22 per cento che il governo si accinge a varare, per Rimini e il suo sistema turistico sarà un disastro, con effetti molto più pesanti rispetto ad altri territori». La fosca ‘profezia’ viene dall’assessore al Bilancio del Comune di Rimini, Gianluca Brasini. Che prosegue: «Mentre in altre zone italiane a vocazione produttiva, industriale e artigianale, l’Iva è solo una partita di giro tra produttore e fornitore, in un territorio a vocazione di terziario e servizi, soprattutto turistici come il nostro, quel rincaro non potrà che gravare sull’utilizzatore finale, il turista. Con aumenti dei prezzi alberghieri ed extralberghieri prevedibilmente nefasti per la competitività dell’intero sistema»", ilRestodelCarlino (p.7).


Santa Giustina, sversamenti di fanghi al cromo. A tre anni dai fatti il comitato dei residenti invia un esposto in procura per capire intanto cosa sia successo. "“Siamo a 70-80 metri dall’alveo del fiume Marecchia, per intenderci. Dentro la conoide del Marecchia. Lì subito a valle si trovano le due vasche da dove peschiamo l’acqua che scorre dai nostri rubinetti quando Ridracoli non ci sostiene”. E’ questa la preoccupazione principale del Comitato. Poi c’è la questione degli odori, meglio dei miasmi, che Santa Giustina - non solo chi abita in prossimità del depuratore - ormai conosce piuttosto bene. “Il punto è che qui si sta parlando anche di affari. Noi non lanciamo nessuna accusa. Però non possiamo nemmeno far finta di niente. Sarà poi la Procura a decidere il da farsi”, chiosa Fabbri. Il Comitato con l’esposto intende chiedere chiarezza innanzitutto su eventuali sversamenti, con chissà quale concentrazione di cromo esavalente e/o altri inquinanti, nel terreno su cui insiste l’impianto di trattamento fanghi, ma anche nei terreni interessati dallo spandimento del ‘gesso di defecazione’. Domanda aperta anche sull’eventuale mancato rispetto delle prescrizioni, a partire dalle aree individuate per lo sversamento (“perché il gesso in questione non può essere portato ovunque”). E, dato che ci siamo, si solleva un dubbio: “Non è che qui a Santa Giustina in questi anni si trattano anche fanghi provenienti da altri depuratori presenti sul territorio?”", LaVocediRomagna (p.19).


Ex colonie, se ne sarebbe dovuto parlare in commissione, ma "la campanella suonava alle 8,30, ieri mattina in aula consiliare dove era convocata una seduta della II^ commissione sulle ex colonie. Ma a quell’ora erano in pochi presenti: Alberto “Bertino” Astolfi, unico membro, l’assessore Roberto Biagini per conto della giunta, e la segretaria dei lavori. Immediato il blitz di Astolfi: ha chiesto alla segretaria l’appello e poi la cosiddetta “sconvocazione”. Nel frattempo erano arrivati altri consiglieri sia della maggioranza che dell’opposizione (Gioenzo Renzi, Fdi, assicura di essere arrivato alle 8,38, alle 8,40 circa la presidente Carla Franchini del M5S) ma Astolfi e Biagini avevano già guadagnato l’uscita, come anche Donati, Fraternali e Allegrini del Pd. Arrivavano anche Mauro (Pdl, vicepresidente della commissione), Pironi del Pd, Brunori dell’Idv e così con 5 componenti la seduta è ricominciata (appello alle 9,32). E’ ritornato anche Allegrini, dicendo che gli altri esponenti Pd erano andati al lavoro e dichiaravano di rinunciare al gettone. Un pasticcio “mai visto in 20 anni”, dice Renzi", LaVoce (p.20).
"Tra una polemica e l’altra c’è stato comunque anche il tempo per un breve aggiornamento sulla Murri e sulla Bolognese. In merito alla prima il dirigente Fattori ha spiegato come, grazie anche ad una legge regionale pensata per andare incontro alla grossa crisi delle imprese edili, la cordata che dovrebbe riqualificare la Murri potrebbe avere una proroga per i lavori. Quanto alla Bolognese ha invece ricordato che è privata (appartiene a una società in crisi con il quale il Comune non ha molti rapporti) ed è fortemente tutelata. Ogni intervento cioè può essere solo di tipo conservativo e tra le destinazioni d‘uso le uniche ammesse sono la ricettiva, la culturale e i servizi. Questo complica enormemente ogni progetto di riqualificazione e in effetti al momento non esiste nulla di concreto in tal senso", NQ (p.7).


Pd, i circoli non vogliono più la segreteria comunale. "“Mai più segreteria”. Puntualizzazione questa certo non casuale visto che siamo a poche settimane dalla nomina del nuovo segretario comunale del partito che dovrà succedere a Federico Berlini. Un segretario che appunto la base non vuole: “Il concetto di segreteria è obsoleto – si legge nella mozione - e perciò deve essere superato. Non può più essere il luogo dove col bilancino si misurano le diverse correnti del Pd”. Che cosa propongono allora i circoli al posto della segreteria? “Un coordinamento dei coordinatori dei circoli, a loro volta coordinati da un coordinatore eletto secondo il regolamento vigente”", NQ (p.4).

 
Riflessioni attorno al delfinario di Rimini. Il veterinario Sergio Giordano propone che in attesa di sviluppi la struttura vuota s trasformi in un luogo di discussione tra tutte le parti. "Questa vicenda - spiega Giordano utilizzando anche Facebook - sarà una pietra miliare nella storia del rapporto dell’Uomo con gli animali e anche con tutti coloro che si definiscono scienziati degli Oceani ma che poi si dimenticano che se siamo arrivati agli Acquari è stato anche per quella curiosità che anche loro hanno a suo tempo stimolato per motivi di lavoro ecc... A mio avviso l’evoluzione del nostro approccio con gli animali, nell’arco degli anni, non si può né si deve condannare attraverso dei blitz ma solo modificare gradualmente attraverso incontri-scontri culturali senza creare dei colpevoli", LaVoce (p.15).