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21 03 2014 | Rimini | Consiglio comunale: la maggioranza torna a lavoro e boccia tutti gli odg della minoranza e dell'Idv

Venerdì, 21 Marzo 2014

tortora-chiaroRimini | Consiglio comunale: la maggioranza torna a lavoro e boccia tutti gli odg della minoranza e dell'Idv

 

La maggioranza lo aveva annunciato nel pomeriggio e così è stato. Ha fatto il suo lavoro. Il consiglio comunale ieri è finito con la bocciatura dell'ultimo dell'infinità di ordini del giorno presentati da Stefano Brunori (Idv, teoricamente in maggioranza) e dalla minoranza. La seduta è finita a tarda notte, oltre le 3 del mattino, dopo 9 ore di dibattito attorno ai debiti del palacongressi e delle prospettive per il turismo a Rimini. Alla fine nessuno dei 21 punti iscritti (4 sono stati ritirati dai proponenti) è stato approvato per il voto sfavorevole della maggioranza, che dopo due settimane è tornata a fare il suo dovere: era così difficile?

 
Dalla minoranza ribattono. "La maggioranza Pd a Rimini ha completamente perso la testa", secondo Gianluca Tamburini (M5S). "Ieri hanno costretto, per un arrogante capriccio, tutto il consiglio a rimanere fino alle 3,15 di notte sottoponendo, tra l'altro, i lavoratori comunali della struttura a un turno di lavoro pazzesco. Per loro oltre 8 ore di consiglio più il loro turno di lavoro diurno". Secondo il consigliere "è evidente la difficoltà dei 'democratici' (si fa per dire) in città. Sembrano allo sbando e fuori controllo. Tutti capiscono che un comportamento del genere da parte di un partito che in consiglio ha una maggioranza consiliare monocolore schiacciante e una Giunta altrettanto monocolore (o quasi) è sintomo inequivocabile di disperazione politica.
Disperati per i disastri compiuti dalle loro politiche, da cui tutta la città si sta sempre più affrancando".


Giuliana Moretti (Ncd) fa notare come "ieri sera sia stato molto chiaro che Rimini è governata da un uomo solo al comando. Il consiglio comunale non conta più nulla. E non mi vengano a dire che è colpa della minoranza. Unico consiglio comunale sul turismo e il sindaco con delega al turismo neanche viene perché dicono sia a Mosca (per via della fiera intenzionale del turismo, ndr). E i consiglieri del Pd tutti contenti di non avere nessuna voce in capitolo. Tutti servitori del padrone".


Il dibattito ha invaso Facebook per tutta la mattina, con Simone Bertozzi a difendere la maggioranza. "Credo che le polemiche sull'orario in consiglio comunale siano soltanto fumo negli occhi, nonostante possa condividere certe perplessità nell'affrontare alcuni temi strategici alle due di notte". Bertozzi fa notare che "ieri sera, con la nostra presenza, abbiamo dimostrato tutta la strumentalità di quel messaggio. Di turismo ne abbiamo parlato, ancora una volta. Smontando, uno dopo l'altro, con dovizia di particolari, tutti gli ordini del giorno che altro non erano che un escamotage per ritagliarsi visibilità politica".
Il problema è di approccio, spiega Bertozzi. Sbagliata "l'idea vecchia secondo cui il turismo si sviluppi facendo votare un'iniziativa che impegni il sindaco a imporla agli operatore turistici. Senza nessun piano, studio, e condivisione col privato. Senza inserirla in un contesto più ampio, senza avere nella testa un modello, un pensiero".


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