Rimini | Variante Acquarena passa in commissione. Il 15 maggio vota il consiglio
E' passata con 8 voti a favore (Pd, Astolfi, Galvani) e 4 contro (Brunori dell'Idv e minoranza escluso Ravaglioli di Forza Italia che si è astenuto) la delibera salva-Fiera, quella relativa alla realizzazione di una nuova piscina, Acquarena, residenziale e commerciale per un aumento degli indici di edificazione pari a 2.500 metri quadri di commerciale. La maggioranza, eccetto Brunori che da tempo segue una sua strada, e il Pd in particolare sembrerebbero ricompattati con riserva, ma il voto della delibera in consiglio comunale, previsto per il 15 maggio (come già dichiarato da Lorenzo Cagnoni qualche settimana fa), non è ancora del tutto scontato. Le pressioni in maggioranza hanno fatto in modo di rispettare un planning concordato, quindi, tra giunta e fiera, nonostante un ulteriore tentativo di rinvio messo in opera stamani da Giuliana Moretti (Ncd) e Gioenzo Renzi (FdI).
"E' stata chiesta una ulteriore commissione sul tema in audizione con le associazioni sportive", ammette il presidente della terza commissione Massimo Allegrini. "Ma la commissione non ha tra le sue competenze lo sport. Già nella precedente occasione, inoltre, ci si era accordati per far slittare il voto una volta". Niente da fare quindi, oggi si è votato e tra dieci giorni la delibera approderà in consiglio. "Non andrà questo giovedì - aggiunge Allegrini - perché contiamo che nei prossimi giorni ci verranno forniti tutti gli elementi di valutazione mancanti. Abbiamo deciso di darci tutto il tempo necessario per una attenta valutazione". Tant'è che Allegrini ha confermato la sua presenza mercoledì prossimo al Garden, dove verrà illustrato il progetto per la realizzazione della piscina olimpionica. "Andremo a sentire quello che dice il Garden - annuncia Allegrini - anche se già questa mattina in commissione Brasini ha ricordato che la società aveva già presentato un progetto per una piscina da 50 metri scoperta a cui poi ha rinunciato. Non credo che verranno fuori delle novità eclatanti, ma la situazione è comunque delicata e bisogna raccogliere informazioni da ogni angolazione esse arrivino".
La piscina, oggetto del contendere, è considerata dai più il dito dietro cui si nascondono le migliaia di metri quadri edificabili in più concessi per permettere alla fiera di ripianare una parte dei suoi debiti. Vista la vicinanza del vecchio impianto comunale e di quello olimpionico che il Garden comunque vuole costruire, la domanda di molti consiglieri è se non si possa realizzare la vasca comunale da un'altra parte. A Rimini nord, per esempio. "E' fondamentale per Rimini avere una piscina pubblica. Il vecchio impianto è inadeguato (e, per fare solo un esempio, chi fa pallanuoto è costretto ad andare a Riccione). Una piscina pubblica garantisce dei servizi che non si accolla in genere con piacere un privato, il nuoto per i disabili, per esempio. Un servizio, uno dei tanti, che per una amministrazione è fondamentale fornire. L'ubicazione è opinabile. La vicinanza col Garden c'è, siamo d'accordo. Bisogna, però, anche riconoscere che una volta chiusa quella vecchia via della Fiera resta una zona piuttosto baricentrica".
Rimane delle sue convinzioni la minoranza. Anche in tema di ubicazione. "Se è proprio necessario fare questa piscina perché nella variante Fiera vi sia un interesse pubblico, bene la si faccia sui terreni di via Emilia che fanno sempre parte della variante. A Rimini nord esiste un polo scolastico che non ha servizi sportivi sufficienti. Lì mi dicono che dovrebbe nascere un liceo dello sport. L'assessore Brasini ci ha portato dei dati sulla popolazione sportiva a Rimini nord e sud. Ma ha tenuto conto che il liceo Valgimigli con mille iscritti si sposterà a Viserba? E che, fra l'altro, non avrà la palestra?", sono le domande di Giuliana Moretti.
"La variante fa parte di accordo di programma, è un'operazione economica per fare fronte alla situazione di indebitamento di fiera e palacongressi. Devono arrivare delle risorse e perché arrivino resta il solo vecchio e nuovo motore immobiliare", commenta Renzi. "Se si voleva mettere mano a una variate si è persa l'occasione di riqualificare l'area, una contraddizione con quanto decantato dal sindaco Gnassi: restano gli appartamento in via Simonini, tre palazzi alti fino a 23 metri, e si realizza anche un'area commerciale anch'essa potenzialmente fino a 23 metri di altezza. Il verde diminuisce", conclude il capogruppo di FdI.
"Non sono io ad aver cambiato idea", spiega Ravaglioli. "Come Forza Italia nel 2005 e come Pdl nel 2008 ci siamo astenuti rispetto alla variazione dell'atto d'indirizzo. Lo abbiamo fatto perché noi abbiamo sempre sostenuto l'intervento del palazzo dei congressi e anche questa delibera serve per finanziare il palas. E' una partita economica che dura da tanti anni, fa parte dei piani di investimento della fiera. Quindi o ci si augura che il palas diventi una nuova aeradria o responsabilmente, pur non condividendo l'allocazione della piscina che non è adeguata, si sostiene con un voto di astensione".