Rimini | Acquarena, Ncd: Basta con la coerenza a sostegno del vecchio sistema
Nella vicenda che porterà in consiglio comunale la prossima settimana la variante per la riqualificazione (e vendita) dei terreni della vecchia Fiera Ncd dice basta, "sono purtroppo chiare le ragioni di scelte solo tese a perpetrare un sistema che non tiene conto di una realtà che è profondamente cambiata e che non è più possibile sostenere nemmeno per coerenza come ha dichiarato Forza Italia in questi giorni". Basta con una storia tutta concentrata sulla "palese insostenibilità di un nuovo Palacongressi, dai costi di realizzazione e di gestione ordinaria proibitivi, fondato su ipotesi di finanziamento improbabili, proprio come è confermato dagli ultimi risultati gestionali che sono assai preoccupanti, e che mettono a rischio, innanzitutto, il gruppo di Rimini Fiera spa".
Una storia che è arrivata al capolinea segnato da "mancate quotazione in borsa, contrazione del mercato del congressuale, mancata vendita dei terreni di via della Fiera e delle Celle nonostante siano stati valorizzati da varianti urbanistiche ad hoc, che sono andate ad incidere sulle modalità d'intervento, e sui relativi costi, con riduzione ai minimi termini degli standard di legge di verde e parcheggi, sono stati tutti tentativi falliti di una partita perduta". Andare avanti significherebbe per la città "pagare pegno, senza che sia definito un responsabile cambio di rotta e dei doverosi passaggi di mano".
Una storia che lascia a Rimini in eredità, al posto dell'auditorium e del progetto iniziale di riqualificazione, il palas sottoutilizzato e "con costi di gestione impossibili ogni volta che se ne aprono le porte", i bilanci di fiera e palas da salvare, la proposta di un nuovo "ipermercato da 5mila metri quadrati" che andrebbe a mettere in difficoltà tutte le altre attività della zona e perdipiù "con sperpero di danaro pubblico per l'abbattimento della struttura dell'Auditorium esistente da 7.500 posti e del ristorante vip arricchito a suo tempo di marmi pregiati", una "piscina ridotta realizzata a cura e spese dal Comune in un'area già servita dal Garden", "i parcheggi inutilizzati dal Palas, vuoti per gran parte dell'anno, che “genialmente” verrebbero resi disponibili per supplire la carenza di “standard” nella zona". E ancora "tasse da pagare, polemiche ed ingorghi di traffico in mancanza della realizzazione di una bretella di collegamento con la strada statale 72, già denominata “linea di forza del trasporto pubblico mare-entroterra” che è prevista nelle tavole del Psc-Rue del Comune di Rimini, ed evidenziata nella “Relazione tecnica della Valsat”, proprio nel bel mezzo del “Raggio Verde” del sindaco Gnassi".