Rimini | Camera di commercio: sindacati e Rimini2 contro le categorie economiche
"Le categorie se la cantano e se la suonano". Dura la presa di posizione dei sindacati Cgil, Cisl e Uil in merito al futuro della Camera di commercio di Rimini. Ieri la riunione tra le associazioni di categoria che ha designato quali nuovi candidati a succedere a Manlio Maggioli, dopo la debacle di Salvatore Bugli della Cna, Gianni Indino di Confcommercio e Fabrizio Moretti di Cna.
"Cgil, Cisl e Uil della provincia di Rimini esprimono il proprio totale disappunto sul metodo adottato, sembra infatti che nonostante le esperienze non certo esaltanti del recente passato, le categorie economiche continuino a considerare la Camera di Commercio come una “Cosa Propria” e non già un ente di interesse pubblico che deve perseguire il bene comune".
I sindacati dicono basta con l'abitudine del "nome del presidente già confezionato": "i risultati non ci sono per niente piaciuti", dicono. "Oggi vogliamo ribadire che per Cgil, Cisl e Uil è necessario un cambio di passo totale. Il presidente della Ccia dovrà essere eletto dal Consiglio Camerale tra i suoi componenti, previa proposizione delle relative candidature, in forma segreta. Né la politica, né qualche lobby possono arrogarsi il diritto di “nominare” il Presidente della CCIA al di fuori degli ambiti istituzionali, secondo vecchie logiche spartitorie".
Sulla vicenda entra a gamba tesa anche Alberto Fabbri, presidente della cooperativa di negozianti Rimini Commercio Due. "Ci risiamo, si discute di chi farà il presidente della Camera di commercio trascurando il fatto che l'ente dovrebbe essere di chi paga la quota associativa. Si discute del nuovo presidente in maniera asettica, chiusi nelle quattro mura, senza consultare la base, esprimendo un presidente indipendentemente dalle persone che rappresenta".
Fabbri ricorda anche "che nel programma del presidente del consiglio Matteo Renzi è inserita nell'elenco degli enti da abolire. Richiede quote associative obbligatorie ed elevatissime. Le associazioni di categorie danno l'okay al prelievo, quando invece dovrebbe dire “no” al balzello per i propri associati".