Rimini, il gran ballo delle liste civiche. Ora c'è anche "Vincere per Rimini"
Benvenuti al gran ballo delle liste civiche di Rimini. Le prossime elezioni amministrative nel Comune di Rimini forse passeranno alla storia per il gran numero di liste formati al di fuori dei canali dei partiti. Ieri è stata la volta di “Vincere per Rimini”. Il copione recitato è lo stesso di chi li ha preceduti (Dreamini- Parte Civile e Progetto Rimini): siamo un’associazione culturale, nasciamo per discutere i problemi, se ci saranno le forze e le condizioni faremo anche una lista civica. C’è però da dire che gli ultimi arrivati si sono scelti un nome dal sapore evidentemente elettorale.
In prima fila a presentare l’associazione un gruppo di giovani, mentre colui che è considerato l’ispiratore e il candidato sindaco in pectore, l’ex comandante della Guardia di Finanza Emilio Cecchi, sedeva fra il pubblico.
I giovani sono Filippo Lisi, il presidente; il suo vice Filippo Zilli (ex Ncd, figlio d’arte, il padre Oronzo fu per anni consigliere di AN), Monica Sandri, dell’Unione Ciechi di Rimini, Matteo Cecchetti, Luca Balacchi, Franco Sgubbi e Maria Teresa Conti.
È un gruppo che ama definirsi per la non appartenenza ad alcun partito e ciascuno di loro ha firmato davanti al notaio un atto notorio per dichiarare di avere la fedina penale pulita.
“Siamo il nuovo per eccellenza” afferma Zilli. Aggiunge: “Siamo un gruppo di giovani che ha cercato il confronto con persone di esperienza, come il generale Cecchi. Facciamo della legalità, della serietà la nostra bandiera. Cecchi è una persona che ha dimostrato di non aver paura dei poteri forti”.
Ora che sono nati cercheranno di trovare nuovi associati e si sono messi al lavoro su alcuni temi di vita politica e amministrativa come turismo, sicurezza, pari opportunità e servizi sociali.
“Noi lavoreremo per una collaborazione fra tutte le liste civiche ma deve essere chiaro - avverte Zilli – che non entreremo mai in alleanze in cui ci sono anche i partiti”. E questa è una novità rispetto agli altri raggruppamenti civici che invece hanno fatto capire di non essere contrari al fatto che i partiti si uniscano al loro carro.
Intanto, Natale Arcuri, ispiratore della lista Noi Riccionesi e consulente di Progetto Rimini, ha pubblicato una nota in cui prevede che alle elezioni del maggio 2016 “un ruolo determinate lo interpreteranno le civiche, ancora in balia dell’autoreferenziale protagonismo dei suoi promotori, che non rispondono ad alcuna logica di partito, ma che si pongono come corpo trainante o forza dirompente di questa logora logica politica che a Rimini segna ormai il punto più basso della sua parabola del controllo del potere cittadino ed a nulla valgono gli slogan che qualcuno è riuscito a inventarsi per dare visibilità a quello che ancora manca”.
Pertanto, “mentre già affiora l’affanno di una corsa allo scranno che appare già una riedizione antica della vecchia logica dell’appartenenza, Progetto Rimini lavora perché le prossime elezioni amministrative possano invece essere viste, dai riminesi, come un nuovo inizio per cui è necessario elaborare linee e contenuti nuovi di una politica cittadina. Basata su un’etica pubblica che non deve essere un’ipocrita ostentazione di virtù, ma piuttosto avere le sue fondamenta sul protagonismo autentico della società civile che non può che nascere da una piena consapevolezza morale e da una piena assunzione di responsabilità delle sue espressioni più accese verso i temi più cari e vicini ai cittadini, che avranno modo di riconoscerla e valorizzarla”.