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Gli eredi di Pio Manzù: "Per il Centro stiamo cercando soluzioni"

Venerdì, 04 Settembre 2015

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Gli eredi di Pio Manzù: "Per il Centro stiamo cercando soluzioni"

 

“No, non è vero che intendiamo spostare l’attività del Centro Pio Manzù a Bergamo”. Lo afferma Giacomo Manzoni, figlio del designer di cui il centro diretto per decenni da Gerardo Filiberto Dasi Dasi porta il nome. È il Centro, che attraveso le Giornate di metà ottobre, ha portato a Rimini nomi illustri della cultura, dell’economia e della politica a livello internazionale. L’attuale presidente del Comitato scientifico è Mikhail Gorbaciov. L'ultima edizione delle Giornate si è svolta nel 2013. 

 

“Quindici anni fa – spiega Manzoni - noi eredi avevamo sottoscritto una scrittura privata che affidava a Dasi l’uso del nome Pio Manzù finchè lui fosse stato al timone del Centro. Ci eravamo quindi riservati, in caso di sua scomparsa, di concederlo ad un’altra realtà o ad un’altra figura che fosse subentrata a Dasi”.

 

Dopo la morte del fondatore e segretario generale del Centro (avvenuta il 12 ottobre dello scorso anno), gli eredi si sono mossi per verificare se esistevano i presupposti per una continuità del Centro e, in caso positivo, se sulla base del nuovo programma di attività ci fossero le condizioni per lasciare o no l’uso del nome.

 

“E’ una verifica – spiega Giacomo Manzoni – che sta conducendo l’attuale vice presidente del Centro, Roberto Valducci. Le ipotesi allo studio sono due: un pool di imprenditori della zona, di concerto con le istituzioni locali; oppure l’affidamento ad una struttura esterna specializzata nell’organizzazione di convegni. Siamo in attesa di una risposta. Ritengo comunque che entro l’anno una decisione sarà presa”.

 

Potrebbe esserci anche un trasferimento delle attività a Bergamo? “No – afferma Manzoni – il trasferimento a Bergamo è un’ipotesi che non è stata presa in considerazione. Solo se fallissero i due tentativi detti, potremmo prenderla in esame. A Bergamo stiamo facendo un’altra operazione, la creazione di una Fondazione Pio Manzù che si occupa dei design e car design”. Pio Manzù era infatti un giovane designer, padre della Fiat 127 e di altre automobili di successo.

 

Ma la proprietà del Centro Pio Manzù di chi è? “La sede è delle figlie di Dasi, mentre le attività sono svolte da un’associazione. Il problema di fondo è che Dasi era un accentratore, nel corso degli anni non si è mai preoccupato di formare un erede, qualcuno che fosse in grado di continuare l’attività del cento dopo di lui”.

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