(Rimini) “Quando è partita questa iniziativa, l’accusa che ci facevano era quella di essere un “movimento delle corporazioni, con soggetti troppo diversi tra loro”, prevedendo quindi di rappresentare un (anzi il) problema dell’eventuale futura maggioranza”, il deputato Sergio Pizzolante ha fatto oggi il punto della situazione per Patto civico - Città metropolitana, che ha conquistato cinque consiglieri alle ultime amministrative, una presidenza e due vicepresidenze nelle commissioni. “Quello che è successo dopo le elezioni smentisce queste voci e cattiverie”, precisa il deputato di Area popolare.
“Noi abbiamo fatto l’esatto opposto. Siamo stati capaci di mettere attorno a un tavolo (per la prima volta a Rimini) bagnini e albergatori, ingegneri e architetti, avvocati, imprenditori, rappresentati dell’associazionismo sindacale. Con loro costruiamo un progetto e un programma”.
Una cosa “mai accaduta nella storia di Rimini”, che “una lista senza un proprio simbolo di partito aveva superato il 4%; il 14% è un risultato politico notevolissimo, ponendoci come secondo partito della città. E’ una cosa che ha stupito tutti a livello locale e anche nazionale. Un fenomeno che non ha precedenti”.
“Noi ci siamo presentati come movimento di programma partendo da un ragionamento: centro destra e centro sinistra classici non ci sono più né. Noi lavoriamo su innovazione e governo. Chi vuole stare dalla parte del Governo, ma non vuole votare Pd, sa che può votare noi”.
“Siamo gli unici ad aver presentato un programma, che verte su: ricucitura della città tra mare e monte; ricucitura tra periferie centro”.
In tutta Italia “i partiti tradizionali hanno perso nelle periferie. A Rimini è successo il contrario. Nelle periferie noi abbiamo sfondato: a Torre Pedrera abbiamo raggiunto il 37%, a Marina Centro, tradizionale spazio elettorale del centro destra, abbiamo raggiunto percentuali oltre il 20%”.
Tra gli altri punti Pizzolante segnala: rigenerazione urbana, incentivazione attraverso, ad esempio, l’abbattimento delle tasse, semplificazione burocratica. “Bisogna passare dalla cultura non si può fare alla cultura del si può fare”.
E ancora, “politica del welfare, che abbia al centro lo Stato ma che si apra alla sussidiarietà e alla privatizzazione. Abbiamo attivato una proposta di organizzazione del Movimento sulla base delle assunzioni di responsabilità in base ai singoli punti di progetto. Faremo de gruppi di lavoro che si chiameranno “Progetti di Città” ognuno dei quali avrà un capogruppo”.
Allo scopo di seguire passo passo l’attuazione del programma sono stati nominati dei responsabili di progetto: Ambiti territoriali - Mauro Dotti per zona Sud e Pierpaolo Pronti per zona Nord; Innovazione turistica e cultura all’accoglienza – Carmela Pasquini; Parco del Mare – Vincenzo Gallo con Alessandro Lualdi e Monica Della Rosa; Recupero Area Stazione – Silvia Pulcinelli; Scuola e Sussidiarietà - Giuliana Moretti; Semplificazione burocratica - Rodolfo Cicchetti; Sviluppo Patto Civico – Giorgio Ciotti; Welfare e Lavoro – Antonello Cimatti.
Patto civico, Pizzolante: Abbiamo dimostrato di non essere il movimento delle corporazioni
Lunedì, 18 Luglio 2016
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