(Bologna) Il 30 giugno il consiglio di amministrazione di Hera ha approvato all’unanimità i risultati del primo semestre 2016. Il documento, spiegano dalla società, “evidenzia un miglioramento dei principali indicatori economici e patrimoniali, nonostante l’impatto negativo determinato dalla recente evoluzione normativa sui ricavi regolati”.
“I numeri della semestrale 2016 sono ancora una volta positivi - commenta il presidente esecutivo Tomaso Tommasi di Vignano - e mostrano come il Gruppo sia stato in grado di fornire ai propri Azionisti una solida risposta in termini di risultati sia economici che patrimoniali, maggiormente apprezzabili alla luce di un quadro macro economico tuttora caratterizzato da instabilità. A tali risultati hanno contribuito anche l’attività di M&A, che ha portato all’acquisizione di impianti di trattamento rifiuti, e la crescita della base clienti”.
Ricavi a 2.152,7 milioni di euro. Nel primo semestre 2016, i ricavi sono stati pari a 2.152,7 milioni di euro, in lieve calo rispetto ai 2.213,0 milioni al 30 giugno 2015 (-2,7%). “Sono diversi i motivi di questa contrazione: dai minori ricavi nei servizi regolati, soprattutto nelle aree gas e ciclo idrico, determinati dalla recente evoluzione normativa, ai minori ricavi della vendita e trading di energia elettrica e gas derivanti dal calo del prezzo della materia prima, fino ai minori volumi di vendita nel servizio gas causati dal clima più mite dell’inverno 2016”.
Margine operativo lordo (Mol) in crescita a 470,1 milioni di euro. In crescita il margine operativo lordo che passa dai 459,1 milioni di euro al 30 giugno 2015 ai 470,1 milioni del primo semestre 2016 (+2,4%). “Questo risultato è particolarmente significativo se si tiene conto che il semestre sconta minori ricavi nella distribuzione gas, energia elettrica e acqua per 17,9 milioni (5,3 sul gas, 1,4 su energia elettrica e 11,1 sull’acqua) a seguito della riduzione della remunerazione sul capitale investito regolato. La crescita dell’energia elettrica per 26,7 milioni compensa le contrazioni delle altre aree d’affari, grazie sia ai recuperi derivanti dall’applicazione delle tariffe (delibera 654/15/R/eel), sia ai maggiori margini derivanti dagli impianti di produzione di energia elettrica”.
Reddito operativo e utile ante imposte in crescita. Il reddito operativo sale a 257,4 milioni, +5,1% rispetto ai 245,0 milioni del primo semestre dello scorso anno, mentre l’utile prima delle imposte arriva a 199,4 milioni, in crescita dell’8,5% rispetto ai 183,7 milioni al 30 giugno 2015, grazie anche al miglioramento della gestione finanziaria (in calo del 5,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). “Le buone performance sono dovute sia al minor indebitamento medio, sia all’efficienza sui tassi ottenuta grazie al rimborso di alcuni prestiti, oltre che all’ottimizzazione delle disponibilità liquide”.
Utile netto per gli azionisti a 121,0 milioni di euro (+12,8%). L’utile netto segna un aumento del 11,1%, passando dai 115,4 milioni di euro dei primi sei mesi del 2015 ai 128,2 milioni dell’analogo periodo del 2016, a fronte della riduzione del carico fiscale con un tax rate del 35,7%, in miglioramento rispetto al 37,2% dell’esercizio precedente (grazie ai benefici conseguenti all’applicazione della “patent box” e del credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo, oltre che alle agevolazioni in materia di maxi ammortamenti). L’utile di pertinenza degli azionisti del gruppo sale a 121,0 milioni di euro, in aumento del 12,8% rispetto ai 107,3 milioni del primo semestre 2015, anche per effetto della riduzione delle interessenze di terzi, conseguenti prevalentemente alla completa acquisizione di due società partecipate nel settore ambiente.
Oltre 150 milioni di euro di investimenti e una posizione finanziaria solida, in miglioramento rispetto al 2015. Nei primi sei mesi del 2016 gli investimenti lordi del Gruppo ammontano a 157,2 milioni, in linea con quanto previsto dal piano industriale, e destinati principalmente a interventi su impianti, reti e infrastrutture. Di questi, oltre 60 milioni sono stati destinati al ciclo idrico integrato e circa 40 milioni all’area gas.
La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2016 si riduce dai 2.651,7 milioni del 2015 a 2.624,4 al 30 giugno 2016, principalmente grazie al buon andamento del capitale circolante. “I positivi flussi finanziari generati dalla gestione sono aumentati e hanno consentito di coprire integralmente il pagamento a giugno dei dividendi e delle attività di M&A”.
“Siamo soddisfatti - spiega l’amministratore delegato Stefano Venier - in quanto le azioni messe in campo hanno prodotto i risultati attesi e consentito in soli sei mesi di compensare il taglio dei ricavi regolati. La buona performance anche finanziaria e fiscale ha permesso, in un anno difficile, di chiudere il semestre con una crescita positiva dell’utile netto e dei principali indicatori nonché con una riduzione del debito”.
Hera, primo semestre 2016: ricavi in calo, migliorano altri indicatori
Giovedì, 28 Luglio 2016
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