(Rimini) L’aveva pestata a sangue, non riuscendo a stuprarla. Ieri il tribunale di Rimini ha condannato a sette anni di carcere Antonio Rutigliano, 44 anni per aver aggredito ferocemente la sua ex compagna. Il fatto era accaduto il 22 gennaio del 2015. Dall’appartamento della donna si sentono urla disperate. I condomini sanno che leo ora vive da sola e capisocno che è meglio chiamare soccorsi. Poi silenzio. Arrivano i carabinieri. Trovano la porta dell’appartamento spalancata, ma quando si trovano davanti a quella della camera da letto capiscono che è chiusa a chiave. Chiedono di aprire, nessuno risponde. Minacciano di sfondare, l’uomo apre. E’ seminudo. La donna è sul letto, ha il volto completamente tumefatto. Lui viene arrestato, lei accompagnata in ospedale. Dalle ricostruizioni risulta che l’uomo, completamente ubriaco, aveva tenuto le chiavi dell’appartamento nonostante si fossero lasciati un anno e mezzo prima, e quella sera si era presentato in casa per tentare di violentare la donna.
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