(Rimini) Alla polizia di frontiera in servizio all'aeroporto e al porto di Rimini servono più agenti. E’ ciò che chiede il deputato Pd riminese Tiziano Arlotti, che facendo proprie anche le richieste dei sindacati di categoria ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno Angelino Alfano.
“Dalla ripresa delle attività dell’aeroporto di Rimini “Federico Fellini” nell'aprile 2015, l’Ufficio Polizia di Frontiera di Rimini – spiega Arlotti – ha subito un consistente calo di organico, che oltre ad avere causato una difficile situazione nella stagione estiva appena trascorsa, porterà a sette operatori in meno (12 in uscita rispetto ai 5 in entrata) in vista della stagione estiva 2017. Al contempo il traffico passeggeri dell’aeroporto ha subito un costante incremento, senza dimenticare che i passeggeri che transitano dallo scalo provenienti da Paesi extra-Schengen (Russia, Ucraina, Bielorussia, Albania, tra cui aree a rischio per le vicende legate al terrorismo internazionale) devono essere sottoposti a un controllo più approfondito sia dal punto di vista della frontiera che della sicurezza”.
L’Ufficio ha inoltre fra le mansioni anche i controlli di frontiera al porto di Rimini, distante 7 chilometri dall'aeroporto, a cui devono essere inviati almeno due operatori. “Per fare fronte ai controlli di frontiera durante l’estate – evidenzia il deputato – il personale ha dovuto effettuare, soprattutto nelle giornate di maggiore traffico passeggeri, numerose ore di straordinario e ha dovuto rinunciare al riposo settimanale, nonché far fronte a diverse aggregazioni di personale presso altre sedi. L’organico dell’ufficio è attualmente di 42 operatori di polizia e 2 impiegati civili, a fronte di un massimo di 55 componenti raggiunto negli anni precedenti. A giudizio dei sindacati di categoria occorrerebbe prevedere per le prossime stagioni estive almeno 10 unità in più all'aeroporto Fellini”.
Arlotti chiede dunque ad Alfano di sanare la carenza di organico di personale effettivo dell’Ufficio Polizia di Frontiera di Rimini, visto il prevedibile aumento dei voli negli anni a venire, ripristinando i 7 operatori del quadro permanente che sono venuti a mancare e adeguando il numero del personale aggregato durante l’estate.