(Rimini) La piccola Chiara Talacci è morta a causa di una rarissima patologia congenita al cuore. Tanto rara e difficile da individuare che lo scorso giugno, il medico legale Pierpaolo Balli dopo l’autopsia, in cui lui non trova quello che cerca, chiede di avvalersi della consulenza di un collega. La bimba di dieci anni era stata colta da un malore durante una lezione di danza.
Balli aveva già compreso che a portare via Chiara era stato il cuore, una fibrillazione improvvisa, e che l’edema polmonare riscontrato era solo una conseguenza del problema congenito.
Spiega la stampa questa mattina che “la patologia, di origine genetica, investe il sistema di conduzione elettrica del cuore e può portare in casi rari alla morte improvvisa di giovani e giovanissimi. Le difficoltà nel mettere a fuoco la malattia (il consulente si era preso sessanta giorni di tempo per fornire il responso definitivo) già lasciavano immaginare che non fosse diagnosticabile nel corso di una visita medica, né evidenziabile con un elettrocardiogramma (Corriere Romagna)”.
Un evento imprevedibile, quindi, ha causato la morte di Chiara.
Chiara, morte imprevedibile
Mercoledì, 26 Ottobre 2016
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