(Rimini) Cosa accadrebbe al porto di Rimini se per caso un giorno un’imbarcazione perdesse idrocarburi nell’acqua in maniera importante, magari a seguito di un incidente? Scatterebbe il piano antinquinamento secondo le modalità messe in pratica oggi dalla capitaneria di porto in occasione dell’esercitazione ‘Pollex 2016’. “L’attività, svolta sotto il coordinamento della sala operativa della Capitaneria di porto di Rimini, ha avuto come principale obiettivo la verifica dell’attivazione della “catena di allarme” in occasione di dichiarata “emergenza locale”, i tempi di attivazione del dispositivo navale e terrestre, nonché la capacità di far fronte alle articolate fasi di intervento, con particolare riguardo alla posa delle barriere galleggianti di contenimento degli idrocarburi, propedeutiche alla bonifica degli specchi acquei”, spiegano dalla capitaneria. “I risultati dell’operazione hanno confermato la prontezza ed efficienza dell’azione del personale della Guardia costiera, autorità preposta alla tutela dell’ambiente marino e costiero”.
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