Se il proverbiale marziano sbarcasse oggi a Riccione, capirebbe che c’è stato un sondaggio che ha dato per probabile vincitore delle prossime elezioni il candidato di Patto Civico, Carlo Conti, mentre Sabrina Vescovi e Renata Tosi, specialmente quest’ultima, arrancano e sono all’inseguimento e alla ricerca del terreno perduto. È un’idea che si farebbe leggendo i commenti che imperversano su Facebook dopo il talk show con i cinque candidati andato in scena domenica sera allo Yellow Factory. Una buona prestazione di Conti è bastata a farlo incoronare vincitore delle elezioni dell’11 maggio.
A scatenarsi sui social non sono solo le tifoserie, che di mestiere fanno i fan “a prescindere” dei propri candidati, ma anche politici navigati come l’ex sindaco Daniele Imola, che non perde post per esaltare la presunta e, per lui, ormai assodata battuta d’arresto di Renata Tosi e l’irresistibile ascesa di Sabrina Vescovi.
Tutto questo non per i risultati di un sondaggio scientifico ma per le impressioni da tifoso ricavate da un confronto che tale non è stato e si è ridotto ad una passerella di slogan.
In questa titanica impresa volta a dimostrare che il proprio candidato è stato il più bravo di tutti, non ci si preoccupa nemmeno di non sfiorare il senso del ridicolo. Tutti i commentatori sono stati unanimi nel considerare non proprio eccellente, per usare un eufemismo, la prestazione di Morena Ripa, candidata di Fare? Ecco subito apparire un post che, dando i voti ai candidati, assegna un rotondo otto alla Ripa e ricaccia il piacione Conti a fondo classifica. Non si capisce più se invece che alle elezioni amministrative, si stia correndo per il condominio o si stia su Scherzi a parte.
Alla claque dei tifosi si è aggiunto anche un politico esperto di lungo corso come Sergio Pizzzolante il quale ha augurato buongiorno ai suo fan di Facebook con queste considerazioni. “Siccome non è pensabile che la voti chi non l'ha votata l'altra volta e visto che la sua maggioranza si è spaccata e molti di quelli che la votarono non la voteranno, Renata Tosi non può vincere! Non può! Affiora questa paura. E questo spiega la modesta performance nel dibattito di domenica. Quindi solo Carlo con le sue idee, la sua competenza allegra e conciliante, anzi, riconciliante, può vincere la tristezza del Pd e della Vescovi.
Preparata ma triste. Hanno scritto i giornali. Ecco Riccione sceglierà Carlo. Preparato e allegro”. È la stessa motivazione con cui a suo tempo il centrosinistra scelse Francesco Rutelli come competitor di Berlusconi al posto del troppo serioso Giuliano Amato. Sappiamo come è andata a finire.
A Pizzolaante ha replicato un altro protagonista, davanti e dietro le quinte, della vita politica riccionese, Natale Arcuri, regista di Noi Riccionesi. Nanà ha sostenuto che il vero preoccupato è in realtà Pizzolante. “Perché è a tutti evidente, e lui non fa nulla per nasconderlo, che il vero candidato sindaco è proprio lui. Carlo Conti è solo il suo avatar. Un suo delfino. Una faccia da piacione da spendere”. E ha aggiunto: “Sta cercando di diventare il Remo Gaspari della Riviera, il Clemente Mastella del Rio Melo. Punta al colpo grosso per essere anche a Riccione determinante così come lo è a Rimini. Essere l’ago della bilancia nei due comuni più importanti della Riviera, rappresenterebbe per lui l’incoronazione a reggente. Che poi è il sogno di ogni politico”.
Divertenti sciabolate fra chi la politica sa come imbastirla. Intanto domani pomeriggio, giovedì 18 maggio, ci sarà il confronto, questa volta reale, dieci minuti a testa, davanti alla platea dell’Associazione albergatori. È auspicabile che Rodolfo Albicocco non si metta a chiedere ricette della piadina ed esibizione canore, ma idee e proposte concrete sul turismo. E venerdì sera platea ancora più impegnativa, quelle delle parrocchie di Riccione. La campagna elettorale comincia farsi interessante.