Aeroporto e territorio, prove tecniche di dialogo. C’erano anche i presidenti delle associazioni della Riviera (Cesenatico compreso) al Forum di Airiminum convocato per illustrare i progetti della società di gestione dell’aeroporto. Airiminum ha messo le proprie carte sul tavolo per capire se gli operatori privati della Romagna sono disposti a collaborare al rilancio dell’aeroporto di Rimini.
“Abbiamo ascoltato belle lezioni e tanti numeri, adesso bisogna capire come fare per realizzare le cose dette”, commenta il presidente degli albergatori di Riccione, Rodolfo Albicocco. “Sono stati disegnati molti scenari, aspettiamo proposte concrete”, gli fa eco la collega di Rimini, Patrizia Rinaldis.
Non è un modo per sgattaiolare via: “Come albergatori – aggiunge Albicocco - siamo abituati a pagare commissioni a chi ci porta clienti. Quindi ci facciano una proposta, la esamineremo, e se può essere condivisa, partiremo. Questo è la responsabilità che possiamo assumere”. Sulla stessa lunghezza d’onda è anche Patrizia Rinaldis. Sia l’uno che l’altra concordano che, visto anche quello che è successo con Aeradria, non sono più proponibili coinvolgimenti nella società di gestione. Della serie, abbiamo già dato.
L’altro punto è che se questa è la disponibilità degli albergatori, anche il pubblico deve fare la sua parte. “Abbiamo letto – afferma Rinaldis – che alcune Regioni, come Abruzzo e Puglia, danno contributi alle compagnie senza per questo incorrere nella censura dell’Unione europea, e anche molti aeroporti hanno siglato accordi di co-marketing. Si metta in moto questo meccanismo anche per Rimini”.
In realtà, come spiega Albicocco, c’erano già stati incontri nei mesi scorsi con i dirigenti di Airiminum e già in quelle occasioni era stata data la disponibilità a pagare commissioni per i turisti portati dall’aeroporto. “L’unica vera novità dell’incontro dell’altro ieri è stato l’annuncio di una collaborazione con Perugia e Ancona”. Anche se, va aggiunto, al Palacongressi era presente solo il rappresentante di Perugia e “nessuno ha preso pubblicamente la parola per dire che condivide la proposta”.
Insomma, siamo alle battute iniziali della partita. Albicocco inoltre porta in primo piano un punto che in verità era stato toccato anche dalla presidente Laura Fincato e all’amministratore delegato Leonardo Corbucci nella conferenza stampa di presentazione del Forum. “Se dobbiamo portare qui i cinesi, che a quanto ci hanno detto sono un pubblico molto particolare, con esigenze specifiche, molto attento al lusso e agli acquisti, bisognerà che predisponiamo un prodotto specifico per loro. Non possiamo vendere a loro la vacanza balneare. Così come se vogliamo che tornino i tedeschi, bisogna intercettare ciò che loro cercano in questo momento. Non basta, per esempio, portare i bikers tedeschi, se poi trovano le strade in cattivo stato, vengono una volta e non tornano più”.
Quest’estate non ci sarà in aeroporto nessun collegamento con la Germania, la Condor ha disdetto il proprio volo per mancanza di biglietti venduti. Aggiunge Rinaldis: “A quanto pare le nuove generazioni di tedeschi non conoscono il nostro territorio e ciò che è in grado di offrire. Dobbiamo tornare a vendere il nostro prodotto con nuove strategie di marketing”.
A Rimini e dintorni, c’è chi dice che poco importa se l’aeroporto non funziona, si possono intensificare le navette con Bologna. Albiccocco scrolla la testa: “Non esiste la medicina miracolosa per tutti i mali. Le navette non sono la soluzione, sono un piccolo passo in avanti per la situazione in cui siamo. Se poi a Rimini cominciassero ad atterrare voli interessante, sarebbe un’altra pillola benefica che si aggiunge. E quando Rimini funzionerà perfettamente, probabilmente ci sarà sempre bisogno di andare a prendere a Bologna passeggeri che arrivano da destinazioni con le quali Rimini non è collegata”.
Secondo Rinaldis l’importante che Rimini sia accessibile. “Con tutti i mezzi, auto, treni, aerei, navette. Non dobbiamo escludere niente. Da questo punto di vista è stato piuttosto deludente il contributo portato al convegno dal sottosegretario ai trasporti”.
Ricapitolando, i presidenti delle due principali associazioni albergatori della Riviera di Rimini fanno rimbalzare la palla nel campo di Airiminum: noi ci siamo, siamo disposti a pagare commissioni, fateci una proposta concreta. Disponibili anche a ragionare su una riprofilazione del prodotto utile ad intercettare i nuovi mercati.