Anche nel 2014 Luciano Savioli, imprenditore di Riccione, amministratore della Sacramora Spa e di altre attività imprednitoriali, aveva votato Renata Tosi. E il prossimo 11 giugno confermerà la sua scelta. “A maggior ragione”, spiega. E aggiunge: “Avevo cominciato ad apprezzare Renata Tosi dal punto di vista professionale vedendola all’opera negli studi notarili in cui ha lavorato. Ho visto che era preparata e competente. È una donna determinata che ha introdotto nel comune di Riccione un approccio diverso dalla filosofia seguita dal partito che per settant’anni aveva governato ininterrottamente la città. Ha amministrato Riccione con tenacia, rigore e onestà. Ho apprezzato la sua volontà di far rispettare regole che siano uguali per tutti. Dopo due anni in cui la sua visione ha illuminato la città, mi sento di confermarle il mio voto, in modo da darle la possibilità di mostrare pienamente il proprio valore. Riccione era stata amministrata per lungo tempo da un determinato partito, non era facile entrare subito nel meccanismo amministrativo. Con il prossimo mandato, avendo imparato a conoscere la macchina amministrativa, potrà meglio esprimere tutta la sua carica di novità”.
Chiediamo a Savioli quali sono, dal suo punto di vista, le urgenze della città. “Riccione ha bisogno di regole uguali per tutte, soprattutto nell’urbanistica. I provvedimenti che Renata Tosi ha preso contro la cementificazione indiscriminata vanno in questa direzione. C’è la consapevolezza che la salvaguardia del territorio è un elemento importante per il futuro di Riccione. Le imprese edili riccionesi devono capire che la ricchezza non sta solo nella quantità dei metri cubi, ma nella qualità, nella bellezza. Sono questi gli elementi che rendono vincente la città rispetto ai competitor turistici. Anche la politica degli eventi ha avuto la sua importanza. Si è visto il successo che hanno riscorsso la pista del ghiaccio in inverno e il green park in primavera. C’è stato il ritorno soddisfatto di molti ospiti, e anche le strutture commerciali della città, che hanno bisogno di lavorare, ne hanno beneficiato”.
Da fedele elettore chiediamo a Savioli se ha qualche consiglio da dare al candidato sindaco. “Mah, - risponde - è difficile dare consigli. Comunque le suggerirei di esse più disponibile alla mediazione, senza per questo rinunciare ai principi di fondo del suo programma. A volte ascoltare, accogliere le proposte altrui, senza venir meno alle proprie impostazioni, può essere utile nel prendere decisioni. Comunque io la capisco. È una donna ed è arrivata in comune dopo settant’anni di dominio della sinistra. Se non avesse affermato la sua impostazione in modo preciso e rigoroso, tutti avrebbero potuto pensare che si poteva tirarla per la giacchetta. Adesso, dopo aver affermato il metodo di una gestione nuova, potrà essere anche più disponibile”.
Ha fatto bene a caratterizzarsi nella battaglia contro il Trc? “E’ stata una delle ragioni del suo successo. Era un problema forse impossibile da risolvere perché quella era una pratica già avanzata, con decisioni già prese. Comunque lei ha cercato fino all’ultimo di lottare per raggiungere i suoi obiettivi”.