(Rimini) Carim, rinviata l’assemblea del 25 luglio. Preoccupati i sindacati Cgil e Fisac. “Le indiscrezioni vedono il futuro di Carim nell’orbita di Cariparma Credit Agricole, ma il continuo susseguirsi di rinvii non fanno altro che aumentare le incertezze”, commentano i sindacati.
“Il fatto che un grande e solido gruppo bancario europeo sia interessato a rilevare la Cassa di Risparmio di Rimini è di importanza fondamentale, e ci auguriamo possa garantire una prospettiva concreta in termini economici e occupazionali per il territorio, che ha già sacrificato molti posti di lavoro.
La Banca dopo il commissariamento doveva ritornare in bonis, il peggio sembrava passato, invece siamo ancora qui in una situazione ancora confusa e senza risposte”.
a sua volta Banca Carim ha emesso una nota in cui spiega le ragioni del rinvio. "E' noto - si legge - che la Banca, insieme alle Casse di Risparmio di Cesena e di San Miniato, è stata oggetto di una manifestazione di interesse non impegnativa
da parte del gruppo Crédit Agricole, subordinata a una approfondita attività di due diligence da parte dello stesso gruppo e di altri investitori in veste di acquirenti di un ampio portafoglio di crediti deteriorati, unitamente allo Schema Volontario del Fondo interbancario di tutela dei depositi che dovrebbe anche assicurare il necessario contributo di capitale.
Alla scadenza dell'esclusiva concessa al gruppo Crédit Agricole, contrariamente alle aspettative, le impegnative attività di verifica del credito anomalo non erano ancora terminate e sono tuttora in corso e ciò può influire sulle decisioni degli investitori.
Mentre continuiamo a garantire la massima collaborazione per il buon esito dell'operazione, abbiamo responsabilmente deciso la revoca dell'assemblea con riserva di riconvocarla al più presto, quando saranno disponibili tutte le informazioni necessarie ai soci per poter deliberare con la necessaria consapevolezza".