(Rimini) Il manifesto balneare di Rimini su moto e casco Ducati, firmati Aldo Drudi, che on realtà ha disegnato anche lo stesso manifesto. L’iniziativa è stata presentata oggi a Borgo Panigale. Il sindaco di Rimini Andrea Gnassi ha ricevuto le chiavi della moto questa mattina direttamente dall'amministratore delegato di Ducati, Claudio Domenicali.
«Tra Ducati e Rimini - ha commentato Claudio Domenicali, ad Ducati motor holding, consegnando le chiavi del Monster 797 - c'è sempre stato un rapporto speciale. La città e i suoi bellissimi dintorni sono teatro di molti dei nostri eventi, lo spirito che anima e contraddistingue Rimini è un importante riferimento per tendenze e nuove idee e i progetti che abbiamo condiviso in questi ultimi anni confermano un legame costruttivo e stimolante. Mettendo a disposizione di Rimini un Monster 797, ulteriormente caratterizzato da questa speciale livrea, Ducati rende ancora più concreto questo legame. Una moto iconica che diventa espressione di una regione unica e speciale come l'Emilia Romagna e della sua Motor Valley, riconosciuta in tutto il mondo per l'eccellenza, la genialità e la tecnologia che la contraddistinguono».
L'idea è «semplice per quanto incisiva - sottolinea il sindaco Gnassi - perché, per definizione, un 'ambasciatore' è colui che non sta fermo, ma viaggia e percorre in lungo e in largo lande e territori. E la Ducati personalizzata da Aldo Drudi è un messaggero magnifico del messaggio universale di Rimini: fantasia, creatività, altissimo artigianato, tecnologia d'avanguardia, fusi assieme in una 'lega' e una livrea che traggono la loro irresistibile bellezza dalla natura profonda di un luogo unico».
Nel manifesto balneare i segni e i simboli della tradizione balneare che dialogano con le suggestioni della città d'arte e storica: Sigismondo e 'alea iacta est', la rosa malatestiana e il Grand Hotel, ma anche la piadina romagnola e le cabine di spiaggia, la saraghina, il faro, i delfini, la musica, il Sangiovese e i cappelletti, il tendone di Al meni, la Notte Rosa, il ponte do Tiberio. Su serbatoio e parafango della moto «il genio e il fascino di ogni tempo, trasportati in giro per il mondo da un altro mito della creatività italiana, Ducati».
Livrea ‘riminese’ anche per il casco dedicato, realizzato dalla Did di Davide Degli Innocenti (partner professionale di Aldo Drudi e che ha collaborato anche alla verniciatura del Monster). Si tratta di un jet Arai sulla cui calotta fa bella mostra di sé l'Arco d'Augusto, assieme alla rosa quadripetala simbolo dei Malatesta, al 58 (il numero con cui correva Marco Simoncelli), al brand ‘Via Emilia’ e ad altri suggestioni riminesi.