Ricordate il confronto fra il concerto di Vasco Rossi a Modena e la Molo Street Parade di Rimini? Secondo il Comune di Rimini c’erano state200 mila persone che si erano divertite a dj set & sardoncino, poco meno dei partecipanti al concerto di Vasco che, come mostravano inequivocabili le foto, si teneva in un’area quattro volte più vasta del triangolo del porto.
Ora sappiamo che al concerto di Vasco Rossi c’erano 243.895 persone, i 220 mila paganti più il personale di servizio, gli addetti alla sicurezza, le forze dell’ordine, i bambini che non pagavano. Chi le ha contate? Vodafone. Vodafone, la società telefonica? Sissignori, proprio lei. E come ha fatto? Mistero, anzi potenza dei Big Data, elaborati da Vodafone Analytics. Sappiamo tutti che seguendo il nostro smartphone, chiunque sarebbe in grado di sapere dove siamo stati, quanto tempo ci siamo stati, dove ci siamo spostati. Grazie alle proprie reti, che coprono il 97 per cento della popolazione italiana, Vodafone è in grado di avere tutti questi dati, in modo rigorosamente anonimo e nell’assoluto rispetto della privacy. Sommati questi dati uno all’altro, ecco che si può sapere, con un piccolo margine di errore, quante persone ci sono in un luogo in una determinata ora.
La società telefonica ha usato l’evento di Modena per testare questa sofisticata tecnologia ed i risultati sono certamente sorprendenti. Li ha comunicati il responsabile Filippo De Vita in un'intervista al Resto del Carlino. Non solo si è saputo quanti erano i fans di Vasco, ma anche che il 95% arrivava dall’Italia, soprattutto dalle regioni del Nord, e che un terzo degli stranieri era svizzero. L’algoritmo che gestisce i Big Data è riuscito a dire anche con quale mezzo di trasporto gli spettatori del concerto sono arrivati a Modena, quanto tempo vi sono rimasti, ed ha anche calcolato quanto vi hanno speso (in questa ovviamente è una stima, ma basata su un numero reale di persone). Vodafone Analytics è stato in grado di dire che 24.200 persone hanno dormito a Modena almeno una notte fra il 30 giugno e il 2 luglio.
Tutto questo interessa Rimini, e molto. Più di una volta, BuongiornoRimini ha preso di mira la metodologia a spanne con cui il Comune ed anche la Regione (per la Notte Rosa) forniscono i dati sulla partecipazione agli eventi. C’è molta gente alla Molo Street Parade? Duecentomila persone. La Notte Rosa è stata un successo: due milioni di partecipanti da Comacchio a Pesaro, tanto chi può dire il contrario?
Questo modo di sparare cifre roboanti a caso solo per accreditare il successo degli eventi, in realtà nuoce agli eventi stessi e alla loro possibilità di maturazione e di positiva incidenza sull’economia turistica reale. Gli enti pubblici che destinano ingenti risorse in eventi popolari, hanno il dovere di sapere qual è il reale ritorno del loro investimento. E i cittadini hanno il diritto di chiedere alle amministrazioni pubbliche una gestione oculata delle risorse, sottoposta a verifiche che non siano spannometriche. Cosa c’è di più importante che sapere da dove sono arrivati gli avventori della Molo Street Parade, in quanti hanno dormito a Rimini, dove e come hanno speso? La conoscenza di questi dati è comunque un vantaggio strategico anche se accompagnato dal probabile ridimensionamento delle cifre che sono state sparate in questi anni.
Non sappiamo quali siano i costi del servizio fornito da Vodafone, ma si può presumere che sia assolutamente alla portata della pubblica amministrazione. Anche perché sarebbe una spesa finalizzata a spendere meglio negli anni successivi, e quindi in ogni caso utile. Qualche anno fa servizi di questo tipo non esistevano, e la spannometria, per quanto non esatta, era comunque una scienza lecita. Ora che questi servizi sono disponibili, la spannometria diventa scelta di cattiva amministrazione. C’è il rischio che vengano smentite le rosee narrazioni di questi anni? Può darsi, nessuno le ricorderà più se si intraprenderà la strada di una seria politica degli eventi.