(Rimini) Il treno dell’economia circolare, nuovo paradigma dell’economia green, si è messo in moto, in Europa e nel mondo, ed Ecomondo e Key Energy, in programma dal 7 al 10 novembre alla Fiera di Rimini sotto le insegne di Italian Exhibition Group, sono pronte a rappresentarne le priorità normative, industriali e di ricerca ed innovazione.
“Più prodotto e meno rifiuto” è il concetto cardine. Efficienza dei processi e riprogettazione dei materiali per renderli più durevoli, meglio riparabili e meglio riciclabili o valorizzabili a fine vita, sono le azioni chiave da mettere in campo, in uno scenario di transizione verso l’economia circolare già assunto come impegno prioritario dalla Commissione Europea.
“Il Parlamento Europeo e la Commissione Europea considerano l’economia circolare un pilastro strategico per la competitività dell’Europa - osserva il Professor Fabio Fava, presidente del Comitato scientifico di Ecomondo - Con l’adozione del Circular Economy Package a fine 2015, la Commissione Europea ha identificato obiettivi restrittivi sul fronte della riduzione della produzione dei rifiuti e sul loro riciclo avviando, nel contempo, finanziamenti importanti a sostegno della Ricerca e dell’innovazione necessarie per lo sviluppo delle procedure e dei processi indispensabili per la ri-progettazione dei prodotti e il raggiungimento degli obiettivi di riciclo prefissati (650 milioni di euro attraverso Horizon2020 e alcune altre centinaia di milioni attraverso alcune delle Public Private Partnership europee attive nei diversi settori manifatturieri) e per la loro implementazione sui territori europei (oltre 5.5 miliardi di euro di fondi strutturali)”.
“Ad Ecomondo – continua Fava – sarà fatto il punto sulle criticità e lo stato di adozione della normative Europee e nazionali del settore e presentate le priorità, le necessità e le opportunità della ricerca e dell’ innovazione nella valorizzazione dei principali rifiuti industriali ‘tecnici’ e ‘biologici’ e nella riprogettazione dei prodotti e dei processi industriali, come nell’adozione dei principi dell’economia circolare nelle città, nella riqualificazione dei siti inquinati e nella gestione delle risorse idriche, attraverso workshops che vedranno la partecipazione di preminenti esperti nazionali e internazionali, della ricerca pubblica, del mondo industriale e delle istituzioni, e la presentazione di esempi concreti di aziende che hanno già fatto propri i principi dell’economia circolare”.
L’evento faro nel settore si terrà mercoledì 8 e giovedì 9 novembre ed avrà per titolo Utilizzo e fornitura di materie prime circolari. A cura di ENEA, Edizioni Ambiente, Renewable Matter e Comitato Tecnico-Scientifico Ecomondo, vi prenderanno parte i principali referenti a livello europeo in tema di economia circolare, esponenti del Ministero dell’Ambiente e dello Sviluppo economico, di Confindustria e dell’associazione Fise Unire per uno sguardo approfondito sulle principali strategie europee e nazionali in tema di economia circolare con l’apporto di aziende leader grandi e piccole dei vari settori della manifattura avanzata Europea e italiana.
Seguiranno molti altri eventi nazionali ed internazionali dedicati agli aspetti normativi e procedurali (fra questi quello dedicato al protocollo UE sulla gestione dei rifiuti da demolizioni e costruzioni di giovedì 9 novembre). E poi quelli sui nuovi materiali dell’economia circolare e il loro mercato, suai nuovi approcci alla valorizzazione integrata di rifiuti plastici, elettrici ed elettronici e dell’industria delle costruzioni, come dei pneumatici, degli oli esausti, delle rocce da scavo, dei veicoli a fine vita e di quelli biologici (agrifood, ma anche della frazione organica della raccolta differenziata e i fanghi attivati).
Alcuni dei casi di successo italiani della valorizzazione su piena scala dei rifiuti, sottoprodotti, effluenti e residui biologici saranno presentati all’evento organizzato dall’OCSE e dalla Public Private Partnership Biobased industry Europea previsto per giovedì 9 Novembre.