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Nomadi, torna a parlare il comitato ProRimini: L’amministrazione non ci vuole ascoltare

Mercoledì, 17 Gennaio 2018

(Rimini) Si costituirà come vero e proprio soggetto giuridico, il comitato ProRimini, che da mesi lotta contro il piano del comune per la chiusura del campo nomadi di via Islanda (imposto dalle norme europee) attraverso la creazione di microaree da una, al massimo due famiglie sinte, in diverse zone della città. “Dato che i numeri del nostro comitato stanno continuamente aumentando, nel corso dell’assemblea dell’altra sera abbia deciso di strutturarci come un’organizzazione che possa permetterci di comunicarci meglio. Abbiamo quindi deciso di formalizzare il comitato per essere interlocutore ufficiale dell’amministrazione”, spiega il referente del comitato, Loreno Marchei, alla trasmissione Tempo Reale di Radio Icaro.
“E’ logico - continua Marchei - che il presupposto è che l’amministrazione cambi il proprio atteggiamento perché anche nel corso dell’ultimo colloquio che il vicesindaco Gloria Lisi ha avuto con i rappresentanti del gruppo di Viserba, è emersa l’intenzione di non dare ascolto alle richieste della cittadinanza. Se si dice che i cittadini saranno ascoltati una volta che la giunta avrà approvato il progetto di fatto la nostra attività non viene considerata perché o si è titolari di un interesse legittimo oppure il progetto rimane quello, e questo la dottoressa Lisi lo sa. Il tavolo di trattativa lo si fa prima, durante la redazione del progetto”.
Per Marchei la città ha dimostrato che non vuole il progetto delle microaree e ciò sarebbe dimostrato dalla parzialità con cui la giunta sta proseguende per questa strada.


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